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Como, primo giorno di asilo (nido): piccoli gruppi di bimbi e nuove figure professionali. Tutte le novità

Le 9 strutture comunali aprono le aule giovedì 3 settembre

La  Lombardia ha dato l'ok alla riapertura degli asili nido e dei servizi per l'infanzia da martedì 1 settembre. Ad annunciarlo l'assessore regionale alle Politiche sociali, abitative e Disabilità, Stefano Bolognini.

"È stato messo in campo uno sforzo importante per permettere a questi servizi di riprendere le loro attività il prima possibile - ha detto Bolognini - garantendo allo stesso tempo il necessario rispetto delle norme sanitarie. Per questo voglio ringraziare tutte le parti coinvolte e sottolineare il clima di grande collaborazione e partecipazione in cui si sono svolti gli incontri". 

Le aule delle 9 strutture in capo al comune di Como riapriranno dal 3 settembre. Tutte le nuove direttive sarnno comunicate ai genitori che dovranno, insieme ai dirigenti scolastici, sottoscrivere il patto di "corresponsabilità".

160 i bimbi che torneranno giovedì all'asilo, con orario inizialmente ridotto. Dal 14 settembre comincerà lnvece l'inserimento dei nuovi iscritti, circa 90. Molti bimbi sono ancora in lista d'attesa ( un centinaio). Ecco quali sono le linee giuda della Regione Lombardia. 

Nuove regole

La data dell'1 settembre è indicativa. I gestori, sia pubblici che privati, possono scegliere se riaprire o aspettare in caso siano necessari tempi tecnici per adeguarsi alle norme per la sicurezza.

Le linee guida nazionali e delle ordinanze regionali raccomandano una suddivisione dei bambini in gruppi stabili, ribadendo la necessità di garantire la tutela dei minori con fragilità. Prevista, inoltre, la possibilità di effettuare test diagnostici per gli operatori dei nidi e degli altri servizi per l'infanzia e viene posto l'accento su formazione, informazione e monitoraggio. Inoltre, la misurazione della temperatura corporea prima di entrare nelle strutture è fortemente raccomandata. In caso di valore superiore a 37,5 gradi non sarà consentito l'accesso alla struttura e dovrà subito essere contattato il medico curante. Infine, c'è il 'Patto di corresponsabilità': pensato come uno strumento efficace di prevenzione, richiede la collaborazione e la responsabilità sia da parte dell'ente gestore che della famiglia. 

Nuovi professionisti

Per garantire una riapertura in sicurezza, la Regione ha concordato con le Ats la messa a disposizione di nuove figure professionali. Almeno 30 in tutta la Lombardia, opereranno all'interno del Dipartimento di Igiene e Prevenzione Sanitaria (Dips), e collaboreranno con la vigilanza, gli ambiti territoriali e gli enti gestori. Il loro compito sarà facilitare l'adozione degli opportuni strumenti di prevenzione, per intervenire con celerità nelle situazioni di criticità, attivando tutte le risorse necessarie. Queste persone inoltre avranno il compito di offrire un supporto agli enti gestori, monitorare l'applicazione dei sistemi di prevenzione previsti, nonché raccogliere segnalazioni da parte dei gestori stessi, degli operatori e delle famiglie.

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