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Como, i jersey di viale Geno sono barriere alla bellezza

Da anni segnano uno dei tratti più belli della città

Era stata una delle prime battaglie in consiglio di Ada Mantovani. Noi stessi ce ne siamo occupati più volte per segnalare come la loro ingombrante presenza deturpasse anche quel magnifico tratto di lungolago in viale Geno. Ma nulla, a distanza di anni, il nostro primo articolo sulla questione risale all'agosto del 2017, le barriere in jersey sono ancora lì al loro posto, posizione come su una qualsiasi tangenziale.

E ora che il cantiere delle paratie potrebbe ripartire, una volta sistemata l'ultima grana dell'area di servizio di Tavernola, rimane da capire chi si dovrà occupare di questi jersey installati "provvisoriamente" ai tempi del vecchio cantiere delle paratie che ancora mostra evidenti segni della sua infausta presenza.

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Incredibile che nessuno se ne sia mai occupato, privando così della sua naturale bellezza anche una delle zone più attraenti della città. Eppure è proprio nella cura dei dettagli che si dovrebbe riconoscere una città turistica. Ma se non si illunina nemmeno un luogo come viale Geno, dove non occorre nulla se non rimuovere queste autentiche barriere alla bellezza, questo sfregio al lungolago, diventa davvero difficile mettere a sistema un'economia così importante come quella del turismo. D'altronde aver "nascosto" l'Infopoint non è stato il miglior biglietto da visita possibile della nuova era politica a Como. Vero che tra poco anche una parte di quest'area sarà occupata dal nuovo cantiere che verrà avviato da Regione Lombardia, ma pur avendo perso il controllo del progetto paratie sarebbe opportuno ricordare che non abbiamo appaltato tutta la città. 

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