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Martedì, 23 Aprile 2024
Attualità

La lunga serie di piccoli reati compiuti con sfacciataggine a Como e provincia

Riassunto della settimana e le vostre riflessioni

Ultimamente le notizie di cronaca che riguardano Como e provincia, ma anche la vicina Brianza fanno molto discutere. Nessuno mette in dubbio il valore, l'impegno e i sacrifici che le forze dell'ordine, tutte (polizia di stato, carabinieri, polfer, polizia locale, vigili del fuoco, guardia di finanza e ci scusiamo se abbiamo dimenticato qualcuno) impiegano per proteggere, aiutare e a volte salvare noi cittadini. Le discussioni che vengono intavolate dai lettori riguardano le conseguenze, per dirla in parole povere, le pene inflitte a chi commette piccoli reati che forse non sono un disincentivo abbastanza forte per dare un freno a questo tipo di delinquenza. Non si discutono nemmeno le sentenze dei giudici che si attengono a quelle che sono le Leggi attuali nel nostro paese. Forse sarebbe ora di riformare la Giustizia? Si domandano in molti commentando la cronaca locale. 

Ecco, per fare alcuni esempi concreti, alcuni reati commessi nel nostro territorio che hanno colpito e lasciato sbigottiti i lettori per la tenacia e la sfacciataggine con cui questi delinquenti ( rei o presunti tali di episodi più o meno gravi saliti alla cronaca) perseguono i loro fini senza evidentemente avere alcuna paura della pena che gli verrà inflitta, che spesso si traduce in una denuncia a piede libero.

C'è la storia dell'uomo che (presumibilmente) ubriaco guida la macchina e conduce i carabinieri sotto casa, dove li minaccia e viene denunciato.

Oppure il 48enne di Mariano Comense che reputa che i servizi sociali siano troppo impegnativi e allora chiede (e ottiene) di essere rimesso in carcere. Chi preleva con il Bancomat (rubato) di un medico del Valduce e non riuscendoci, in quanto la tessera (essendo riconosciuta come rubata) viene trattenuta dalll'ATM, si reca allo sportello con altri documenti rubati. 

Chi alla cassa automatica dell'Esselunga con la borsa piena di bottiglie prese dagli scaffali paga 2 euro (a fronte di 212) e cerca di uscire.

E addirittura chi al Gigante di Vertemate con Minoprio tenta di rubare il portafoglio direttamente dalla borsa dell'addetto alla sicurezza. E sono solo i fatti di cronaca dell'ultima settimana. 

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