Como, chiusi tutti i negozi cinesi: ecco dove porta la psicosi coronavirus
Non solo cibo, ma anche estetica e parrucchieri. Ecco la gallery
In realtà dovremmo dire che la tagliola sta cadendo su tutte le attività orientali del comasco e così ristoranti cinesi, giapponesi o thailandesi si prendono un paio di settimane di ferie. Lo stesso accade per le attività che non hanno a che fare con il cibo, in particolare nails style e parrucchieri. Non solo un problema di scarsissimo afflusso di clienti ma anche di approvvigionamento. Il ristorante Tokyo di viale Lecco, per esempio, ci fa sapere che negli ultimi giorni è diventato impossibile farsi consegnare il pesce dal fornitore di Milano da cui prima si forniva. Ecco allora la chiusura obbligata, in questo caso per mancanza di prodotto.
Riusciranno queste attività infine a risollevarsi? O la chiusura forzata e in generale gli scarsi introiti di questo periodo ne decreteranno la fine? La domanda è ancora più lecita se si considera che non è possibile fare alcuna previsione su quando la psicosi da coronavirus passerà. Perché se è vero, come dicono gli esperti, che con la pioggia che dovrebbe finalmente arrivare e poi con il delinearsi della bella stagione i contagi dovrebbero andare sparendo, è però anche vero che non si può fare nessun tipo di previsione su quando passerà invece la paura, quella paura che ora sta spingendo i cittadini comaschi a cambiare le proprie abitudini anche in fatto di consumi.