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Martedì, 23 Aprile 2024
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Bassone, sovraffollamento record al 200 per cento: la metà sono tossicodipendenti

I dati resi noti dall'Osservatorio Carcere di stampo radicale Lucio Bertè

L'Osservatorio Lucio Bertè è nato da poco con l'intento di rilevare le condizioni dei carcerati  nelle prigioni lombarde ed ha svolto le prime visite nelle carceri della regione, cominciando da Monza e Como. Di stampo radicale, l'ente si ispira alla importante battaglia condotta da Marco Pannella sull'importanza della dignità in carcere e per i diritti del detenuto. 

I dati di entrambe le strutture sinora osservate però presentano delle criticità. La delegazione che ha visitato lo scorso sabato, 8 febbraio 2020, il Bassone di Como era capitanata da Mauro Toffetti, del direttivo di Nessuno tocchi Caino, e composta da Giulia Crivellini – tesoriera di Radicali Italiani, Riccardo Giorgio Frega – Segretario dell’Associazione Tortora Radicali Milano, Gianni Rubagotti – Associazione Cazzavillan-, Francesco Condò, Andrea Miglio, Fabrizio Pesoli e Maurizio Pistorio. Nella casa circondiaria comasca la percentuale di sovraffollamento si aggira intorno al 200%, ovvero contiene il doppio dei detenuti che potrebbe sostenere.

Il sovraffollamento dei carcerati è dovuto, secondo l'Osservatorio, ad una grande presenza di tossicodipendenti che sarebbero addirittura la metà del totale. Inoltre vi sarebbe anche un numero di educatori non consono a quello dei detenuti stessi: a Como per 4 previsti, ce ne sono solo 2 per 442 detenuti.

Un problema sottolineato dalla delegazione dei radicali riguarda soprattutto la salute mentale del detenuto. Fanno l'esempio dei transgender che subiscono spesso atti di violenza da parte degli altri e hanno una psicologia complessa. Una miscela piuttosto esplosiva che vede realtà psicologiche come quelle dei tossicodipendenti o dei transgender, mescolarsi con chi magari assume sostanze calmanti per affrontare la detenzione. Consideramdo il sovraffollamneto e il personale mancante, si potrebbero creare situazioni dove è difficile controllare lo stato di salute mentale dell'individuo. 

Sia nel carcere di Monza che al Bassone di Como manca anche la figura del garante locale dei detenuti. L'Osservatorio Bertè ha promesso di verificare che questa importante figura venga inserita. 

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