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Sabato, 20 Aprile 2024
Attualità

Coltivare le periferie di Como, il progetto

Le aree di intervento e gli obiettivi

Un bellissimo progetto che porta luce su due temi di cui si discute molto in queste settimane di campagna elettorale: quello del verde e quello delle periferie. L’ultimo piano regolatore del Comune di Como ha evidenziato come le superifici urbane boschive e urbanizzate stiano pericolosamente crescendo, a scapito di quelle agricole.

I rischi connessi
    • Consumo di suolo e degrado paesaggistico (legati a processi di urbanizzazione e infrastrutturazione del territorio)
    • Perdita biodiversità e agribiodiversità
    • Rischio idrogeologico
    • Fenomeni di degrado paesaggistico legati ad abbandono e dismissione del territorio (ad es. abbandono rifiuti)

La strategia di intervento identificata politicamente è quella di promuovere “…un’agricoltura capace di rispondere alle esigenze di un nascente mercato locale e di fornire servizi e multifunzioni. Il progetto “Coltivare le Periferie” nasce dall’esigenza di dare concretezza a questo piano di intenti, con lo scopo di recuperare terreni agricoli abbandonati della periferia comasca, attraverso pratiche di agroecologia multifunzionale. Si struttura, quindi, come risposta ai rischi territoriali di carattere ambientale, ma anche come occasione di promozione e di inclusione sociale.

Il progetto pilota, previsto per il triennio 2022-2024, ha ottenuto un finanziamento nell’ambito del Bando Cariplo “Coltivare Valore 2021” , per quasi la totalità dell’importo richiesto. Il progetto è stato elaborato in partenariato dalla Associazione di Promozione Sociale Terra Viva (Capofila), dalla Cooperativa sociale “Sociolario”, dalla Cooperativa sociale “Questa Generazione” e dall’ Ente Parco Spina Verde. Accanto ai partner, alcune realtà locali si sono costituite in una rete di sostegno, fra queste La Mongolfiera, Miledù, Como Accoglie, Asylum, Auser, Arci, Legambiente, Ecoinformazioni, Associazione Cipolla di Brunate.

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La fase pilota (triennio 2022-2024), oggetto del finanziamento, prevede interventi in 3 aree del territorio comasco
    • il recupero totale di un terreno, nel quartiere periferico di Sagnino (circa 0,8 ettari) per destinarlo sia ad attività agricole che didattico-ricreative. Il terreno è stato già parzialmente recuperato nel corso dei 2 anni passati, con lavoro volontario e materiali di recupero
    • il recupero di un terreno nel quartiere di Camnago (circa 0,86 ettari) già predisposto per coltivazione in serra
- la realizzazione di infrastrutture nel comparto agroambientale ed ecologico di Cardano, di proprietà del Parco Regionale Spina Verde dal 2018 (circa 14 ettari). L’area, particolarmente interessante dal punto di vista ambientale, si caratterizza per la presenza di ampi spazi prativi e radure, rare in Spina Verde che è caratterizzata per lo più da copertura forestale. All’interno del progetto il Parco svilupperà un vivaio di essenze autoctone, per sviluppare piante di pregio che andranno a sostituire, nel tempo, i boschi più vecchi e i robinieti. I partner di progetto intervengono nella manutenzione del vivaio, che rappresenterà una occasione per lo sviluppo di professionalità e inserimento lavorativo

Insieme al recupero delle aree verdi indicate, il progetto prevede di:
    • Produrre e commercializzare ortaggi di qualità e derivati nell’area della città di Como
    • Promuovere nuove opportunità occupazionali, in particolare per persone in condizioni di svantaggio
    • Recuperare varietà locali tradizionali (ad esempio la cipolla di Brunate, il vitigno verdese e il gelso la cui coltura è anche rilevante ai fini della prevenzione del dissesto idrogeologico)
    • Attivare reti di comunità nelle periferie e stimolare la fruizione sostenibile dei quartieri periferici (Il progetto prevede di vendere almeno il 50% della produzione direttamente nei quartieri periferici con mercatini, anche aperti a terzi, direttamente nelle aree coltivate. Sono programmate attività didattiche e di sensibilizzazione sui temi dell'agricoltura e della sostenibilità ed eventi di carattere culturale e ricreativo da svolgersi nelle aree recuperate).

Circa il 60% del progetto sarà finanziato dal contributo Cariplo, la parte restante sarà oggetto di autofinanziamento con le attività di commercializzazione delle orticole, con i proventi delle attività didattiche e culturali e con una campagna dedicata di fundraising.

Ogni sabato dalle 9.00 alle 13.00 e tutti i mercoledì dalle 17.00 alle 20.00 e' possibile acquistare le verdure colte al momento al campo di Terraviva in via Ostinelli 48 a Como.

I partner del progetto

Associazione TERRAVIVA APS (Capofila): L’associazione Terra Viva APS è un progetto che nasce nel 2018, dalla volontà di un incontro generazionale e culturale tra uomini e donne desideros* di condividere esperienze e di partecipare a quel vasto movimento di custodi della terra e di difensori della biodiversità che cercano di diffondere una cultura ambientale ed agricola rispettosa delle identità, dei saperi dei territori e del futuro. L'obiettivo è quindi quello di un cambio di mentalità, a livello economico, tecnologico e dei comportamenti individuali. E un nuovo approccio culturale, che prevede il recupero delle terre incolte nella cintura urbana ad una agricoltura naturale di prossimità, un impegno nell'educazione, per insegnare a questa e alle future generazioni che nella nostra nuova era, dobbiamo essere “noi” i custodi responsabili di “casa nostra”, un “condominio” chiamato Terra.

Cooperativa sociale Sociolario: dal 1987 si occupa di inclusione sociale di persone con disabilità e di contrasto alla marginalità sociale, sul territorio e in alcuni paesi dell’America Latina. Ha un organico di 17 dipendenti.

Cooperativa Sociale Questa generazione: opera dal 1984 e ha un organico di circa 34 dipendenti. Si occupa di consulenza e formazione; intercultura e migrazione; minori e famiglia.

ll parco Spina Verde di Como è un'area naturale protetta della Lombardia che si estende sulla fascia collinare a nord ovest di Como e in buona parte confina con la Svizzera. Il Parco è gestito dall’omonimo ente di diritto pubblico istituito con deliberazione della Regione lombardia del 22 dicembre 2011

Fondazione Cariplo sostiene progetti di utilità sociale legati ad arte, cultura, ambiente, servizi alla persona e ricerca scientifica in Lombardia e nelle province di Novara e del Verbano Cusio Ossola. Dal 1991 promuove la vita delle comunità, sostenendo i soggetti non profit che operano sul territorio e che sono più vicini ai bisogni delle persone. Le distanze all’interno delle nostre comunità stanno aumentando, rendendole più frammentate e fragili: oggi più che mai invece c’è bisogno di accorciare queste distanze per avere comunità forti e inclusive, per sostenere la vita dellepersone e per avere istituzioni robuste, in grado di contemperare le diverse esigenze e orientare le risorse e le scelte verso un futuro migliore per tutti e in cui possano riconoscersi.

In questi 30 anni di vita, Fondazione Cariplo ha reso possibile la realizzazione di 35.600 progetti donando al territorio oltre 3,6,miliardi di euro.

Ulteriori informazione sul sito www.fondazionecariplo.it
 

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