Nuova residenza per gli studenti dell’Insubria: inaugurato a Como il collegio Santa Teresa
Per la sede lariana lavori in corso anche per l’edificio per lo sport di via Carso, l’Aula magna e la Torre di via Valleggio
Una nuova residenza per gli studenti dell’Università dell’Insubria a Como: il collegio Santa Teresa è stato inaugurato il 18 settembre con una cerimonia a cui hanno partecipato il magnifico rettore Angelo Tagliabue e il sindaco Alessandro Rapinese, il direttore generale dell’ateneo Marco Cavallotti, il direttore generale della Fondazione Università dell’Insubria Daniele Cassani, direttori di dipartimento, delegati del rettore, rappresentanti degli studenti e personale tecnico e amministrativo.
Nuova vita dopo 10 anni
Lo stabile è di proprietà del Comune di Como, era chiuso dal 2013 e nel 2015 è stato concesso in comodato d’uso gratuito all’Università dell’Insubria, che ha investito quattrocentomila euro per riaprire la struttura. I lavori, a cura dall’Ufficio Tecnico di ateneo, sono stati eseguiti nel rispetto delle nuove normative che impongono l’adeguamento degli impianti e adottando una politica di risparmio energetico e contenimento dei consumi, in linea con gli obiettivi di efficientamento e sostenibilità dell’ateneo.
La struttura
Il collegio, in piazza Santa Teresa 7, offre 36 posti letto con sistemazione in camere doppie. L’immobile, costituito da un corpo di fabbrica a forma di “elle”, si sviluppa su tre livelli, con una cucina comune, una sala studio e una zona relax al piano terra. I primi studenti arriveranno ad inizio ottobre, selezionati attraverso quattro bandi: il bando per alloggio del diritto allo studio, quello per eccellenza di merito, quello di foresteria a tariffa piena e quello per gli atleti dei collegi sportivi. Il collegio Santa Teresa e le altre residenze dell’ateneo a Varese e Como dal 2024 saranno gestiti dalla Fondazione Università dell’Insubria.
Un po' di storia
La chiesa e il convento di Santa Teresa furono costruiti verso la fine del XVI secolo per ospitare i Carmelitani Scalzi, che si insediarono nel 1598, quando ancora erano un ordine religioso nato da poco. Nel 1792 l’ordine fu soppresso e frati si trasferirono alla Certosa di Pavia. Dagli inizi dell’Ottocento fino al 1922 l’ex convento di Santa Teresa fu trasformato in caserma militare e nel 1958 fu abbattuta la chiesa e dismessa la caserma. In seguito, Santa Teresa fu utilizzato come residenza popolare e tra il 1960 e il 1961 l’ex convento fu in parte demolito. Il Comune di Como, con un investimento finanziato per due terzi Regione Lombardia, si prese carico del recupero della struttura. Nel 2003 l’edificio fu inaugurato come collegio per gli studenti universitari degli atenei di Como, con una dotazione di 36 posti letto, suddivisi in 15 camere. Durante i lavori di costruzione del parcheggio interrato fu rinvenuta la cripta seicentesca del Convento dei Carmelitani Scalzi, contenente due tombe e una colonna con affreschi raffiguranti angeli che sono oggi tutelati dalla Soprintendenza. Lo studentato è rimasto attivo fino al 2013.
Altri progetti a Como
L’inaugurazione del collegio Santa Teresa è stata l’occasione per fare il punto sui lavori dell’Università dell’Insubria in corso a Como, con un investimento totale di circa 20 milioni di euro, come ha ricordato il direttore generale Marco Cavallotti.
L’aggiornamento più importante riguarda via Carso, dove sono iniziate nei giorni scorsi le opere propedeutiche, ovvero la demolizione degli edifici esistenti e l’eventuale bonifica, per la realizzazione di un edificio multifunzionale per lo sport, un progetto dell’architetto Vincenzo Bertoletti che prevede palestra polifunzionale, palestra fitness, parete di arrampicata sportiva. La spesa complessiva è di 5.800.000 di euro più 238mila euro per i lavori propedeutici: 1.800.000 euro arrivano da Regione Lombardia, 3.488.000 euro dal Mur, 414.000 euro sono stati stanziati dall’ateneo con fondi propri e 105.000 euro sono stati erogati dal Cus Insubria, che gestirà la struttura. Il via ai lavori veri e propri entro il giugno 2024.
Buone notizie anche per la Torre di via Valleggio, dove sono stati avviati nei giorni scorsi i lavori di messa a norma dell’edificio, con 3.700.000 euro finanziati dal Mur. La Torre è diventata proprietà esclusiva dell’Insubria lo scorso settembre, con l’acquisizione della quota che era del Politecnico di Milano, ovvero il 40,85 per cento del totale, con una spesa di 3,9 milioni di euro in cinque rate annuali fino al 2026. Gli spazi acquisiti, tra cui anche una zona parcheggio, sono destinati alla realizzazione di nuove sale studio, aule di lezione, laboratori, a un ampliamento della biblioteca e a uffici per docenti e per il personale tecnico e amministrativo.
Procede anche «Urban regeneration in via Valleggio», un progetto da 3.400.000 euro finanziato da Fondazione Cariplo con 900mila euro del bando Emblematici Maggiori 2020, da Regione Lombardia con un milione di euro e dall’ateneo per il restante. È stato portato a termine il parcheggio a raso, costato 700mila euro, sono in corso lavori per un milione di euro e la progettazione per la restante quota 1.700.000. Voce importante di questo capitolo è l’aula magna dell’ex Politecnico, dove è terminata la fase delle certificazioni e saranno avviati i lavori entro l’anno.