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Raddoppiati in un anno i cervi sul Lario: è allarme per i danni che causano all'agricoltura

Sul tavolo l'ipotesi di allungare di due mesi il periodo di caccia

Sono 350, suddivisi in 7 o 8 branchi, i cervi presenti nell’area tra Menaggio e Porlezza. In tutta la zona del Lario occidentale ci sono, invece, circa 4mila capi, in un’area adatta alla presenza di circa 1500 esemplari. Nel 2021, infatti, c’è stato un incremento di quasi 2mila capi, spinto dall’aumento della temperatura che ha favorito le specie non montane che sono in grado di vivere in ambienti urbani. Nel 2021 sono stati abbattuti circa 700 capi, ma di fronte a questi tassi di incremento i piani di abbattimento non bastano.
E' una vera e propria situazione di emergenza - in particolare per i gravi danni che causano alle attività agricole - quella emersa nella giornata del 10 febbraio 2022 in occasione dell'incontro tra il presidente del consiglio regionale Alessandro Fermi, l’assessore all’Agricoltura di Regione Lombardia Fabio Rolfi, il sottosegretario Fabrizio Turba, e gli amministratori locali della Val d’Intelvi e dell’Olgiatese.

In mattinata, presso la sede del BIM (Bacino Imbrifero Montano) di Porlezza hanno incontrato gli amministratori locali, i rappresentati dei Comitati caccia, il presidente della Comunità montana Valli del Lario e del Ceresio Mauro Robba e il direttore della Riserva Naturale Lago di Piano Marco Testa.

La presenza di cinghiali e, soprattutto, di cervi rappresenta oggi un’emergenza per l’intera Val Menaggio e Val d’Intelvi. “La caccia di selezione è un’arma per il contenimento di cinghiali e cervi e, di conseguenza, per limitare i danni che la diffusione di questi animali provoca agli agricoltori, alla sicurezza delle persone e all’ambiente - ha dichiarato il Presidente Alessandro Fermi -. Ma non basta. D’accordo con amministratori locali e rappresentati dei cacciatori, stiamo ipotizzando di allungare la stagione di caccia dei cervi, che oggi si chiude il 31 dicembre, fino a gennaio o metà febbraio, sulla falsariga di quanto accade per i cinghiali che possono essere cacciati per nove mesi l’anno. Conto di portare in Aula questa proposta entro il prossimo mese di maggio con la legge di riordino normativo in cui inseriremo anche la riduzione della quota dei risarcimenti per i danni causati dal cinghiale a carico dell’ATC Olgiatese”.

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