Ci vorranno ancora circa due anni per mettere la parola fine al cantiere della paratie, la cui consegna - come noto - è slittato con l'adizione della perizia di variante. Un ritardo di circa quattro mesi dovuto alla posa dei pali al posto delle palancole. "Attualmente - afferma l'ingegner Perazzoli, diretttore del cantiere - stiamo lavorando nella vasca A per l'inserimento dei pali perforanti in calcestruzzo del diametro di 1 metro. Nel primo tratto è stata gettata anche la platea in calcestruzzo, mentre lungo viale Geno stiamo ultimando, con dei piccoli compenenti speciali in arrivo in questi giorni, le barriere a pacchetto. Il tratto che interessa la passeggiata ex Amici di Como non verrà invece interessato dai lavori prima dell'autunno del 2022.

Quella che stiamo vivendo non sarà quindi l'ultima stagione natalizia ancora "compromessa" dal cantiere della Paratie. Come minino anche il prossimo Natale sarà segnato dai lavori del lungolago e, salvo nuovi malaugurati imprevisti, solo il Natale del 2023 ci riconsegnerà la vista del lago di Como senza ostacoli. Il completamento del primo lotto, quello da piazza Cavour a Sant'Agostino, dovrebbe invece avvenire già entro il mese di ottobre 2022.  

Una storia infinita, che per la prima volta vede però un po' di luce in fondo al tunnel. Era l'8 gennaio del 2008 quando Sacaim prese possesso del cantiere più lungo di Como. Tra poco più di un mese saranno 14 anni senza quel lungolago che ha "seppellito" ben due sindaci: prima Stefano Bruni, che aveva avviato il cantiere delle paratie durante il suo secondo mandato; poi Mario Lucini, che aveva conquistato Palazzo Cernezzi con l'ambizione di mettere la parola fine alla questione. Poi, per fortuna di Landriscina, il cantiere è finito nella mani di Regione. E se non ci saranno nuovi ostacoli, dati ormai per certi i tre lustri, la Babele paratie si potrà concludere all'alba dei sui sedici anni.