Lunghe attese per un taxi: "Troppi turisti, ma prima di tutto mancano bus e battelli"
Matteo Petrini (Radio Taxi Como) contro l'esplosione incontrollata delle case vacanze
I turisti sono tanti e i taxi non bastano. Una problematica già nota a Como ma che quest'anno è diventata quanto mai evidente e ha raggiunto livelli critici. Tanto è vero che in un normale primo pomeriggio di mercoledì alla stazione di San Giovanni c'erano decine di turisti che avrebbero voluto prendere un taxi, ma a disposizione non ce n'erano. Un lettore di QuiComo, residente a Lora, ha chiamato il Radio Taxi e dopo dieci minuti abbondanti di attesa si è sentito rispondere "spiacenti, non ci sono taxi disponibili".
Abbiamo chiesto a Matteo Petrini, vice presidente Radio Taxi Como, quali siano le cause e le soluzioni a una simile carenza di auto. "Per quanto ci riguarda - ha commentato - si può anche pensare di aumentare le licenze, ma i problemi sono a monte. Innanzitutto l'alta richiesta di taxi da parte dei turisti è dovuta alla mancanza di servizi di base, come autobus e battelli che offrono poche corse e hanno orari inadeguati rispetto agli arrivi dei treni a Como. Chiunque debba andare in una qualunque località del lago arriva alla stazione di San Giovanni. Molti di loro non vogliono o non possono prendere i normali mezzi pubblici, vuoi perché non se la sentono di affrontare viaggi in bus o in battello con i bagagli, vuoi perché i mezzi non passano o sono pieni. Quindi scelgono i l taxi, ma è ovvio che per accompagnare i turisti a Bellagio o a Menaggio i tassisti lasciano sguarnita la città".
Secondo Petrini, dunque, "anche l'aumento di una dozzina di licenze, così come ipotizzato dal sindaco di Como, non sarebbe una soluzione e, anzi, rischieremmo poi nel periodo invernale di avere più taxi operativi rispetto a un netto calo di utenza".
A guardar bene, dunque, secondo il funzionario di Radio Taxi Como il primo vero problema è l'eccessivo afflusso di turisti, nettamente sproporzionato rispetto alla carenza di servizi offerti dal territorio. Di questo incredibile boom gran colpa sarebbe della diffusione indiscriminata delle case vacanze: "I turisti vedono bellissime foto del lago su Instagram, decidono di venirlo a visitare e scoprono che ci sono tanti posti letto disponibili in tante case vacanze, ma non si chiedono dove si trovino esattamente e non si informano se siano servite dai mezzi e come siano raggiungibili una volta giunti alle stazioni di Como. Purtroppo è stato consentito di aprire un b&b in ogni angolo del territorio, anche i meno raggiungibili e il risultato è questo. Ma se andremo avanti così penso che il problema rientrerà da solo, quando l'afflusso di turisti diminuirà proprio a causa della cattiva pubblicità che faranno al nostro lago a causa della carenza di servizi".