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Chiusura del cinema Astra di Como, a rischio il Festival del Cinema Italiano

Paolo Lipari: "Dreamers si è offerta per prendere in gestione la sala tutto l'anno"

Il Festival del Cinema Italiano a Como, che nell'ultima edizione aveva portato in città anche Laura Morante, il prossimo di sicuro non si terrà a febbraio. A far tremare la rassegna, la situazione di stallo al cinema Astra, il cui alt è stato imposto dal Comune la scorsa estate per ragioni di adeguamento alle normative vigenti in tema di sicurezza. Così, dopo il cineforum, anche la storica kermesse dedicata alle pellicole di casa nostra è a rischio, di certo almeno uno slittamento. A fare il punto della situazione è Paolo Lipari, ideatore del Festival: "Siamo in attesa di una comunicazione da parte della parrocchia di San Bartolomeo (propietaria del cinema Astra, ndr) che ha tutti gli elementi per prendere una decisione. Abbiamo presentato un piano economico per la sostenibilità della sala e come cooperativa Dreamers ci siamo candidati alla sua gestione, anche al di là del Festival. In tutti i modi cercheremo di non perdere l'anno con la XIV edizione del Festival che probabilmente slitterà in primavera. Siamo speranzosi. 

Per una città che dopo aver lasciato "scappare"  il Lake Como Film Festival (diventato "Night" a Cernobbio e che il prossimo anno  si svilupperà a Villa Erba in due giornate) il rischio di veder sfumare un'altra manifestazione storica dedicata al grande schermo appare concreto nonostante l'ottimismo di Lipari. Nei prossimi giorni, una volta stimata concretamente le cifre di adeguamento, che sembrerebebro decisamente ridemensionate dopo le prime stime di oltre 200 mila euro, se il cinema Astra avrà presto nuova vita e con lui il Festival del Cinema Italiano. 

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