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L’Epifania tutte le feste porta via: si tirano le somme di Natale a Como e della Città dei Balocchi

Le prime considerazioni

Oggi domenica 8 gennaio è l'ultima giornata sia per il Natale a Como che per la Città dei Balocchi a Cernobbio. È il momento di tirare le somme ma soprattutto quello di andare avanti e sperare che il prossimo anno le festività non debbano essere ideologicamente (e non solo) spaccate in due. 

Città dei Balocchi si avvia alla conclusione con presenze, conteggiate dalla società di sicurezza Omnia Secura Servizi, che certificano un successo di pubblico superiore alle aspettative. 

Proprio ieri la Città di Balocchi Lake Como ha accolto nel Parco di Villa Erba, il visitatore numero 200mila. 

Il Natale a Como, a detta di molti commercianti, specialmente dei ristoratori, è stato decisamente sottotono rispetto agli scorsi anni e sebbene non ci siano ancora numeri ufficiali è stato visivamente evidente il calo di presenze. Bisogna comunque dire che entrambe le manifestazioni natalizie sono state organizzate in tempi record e a parte qualche intoppo, tutto è andato come doveva.

A Como qualcuno ha preferito la sobria atmosfera di quest'anno, altri hanno rimpianto i palazzi della città colorati.

C'era chi era contento per il minor traffico e qualche negoziante che ha atteso l'arrivo dei saldi per recuperare l'indotto perso a Natale. Insomma, tutto dipende dal punto di vista di chi analizza le situazioni. Anche a Cernobbio non è mancata qualche polemica da parte dei commercianti per le illuminazioni in alcune strade.

Stasera tutto verrà smantellato e questo Natale diviso, non tanto tra due città quanto nel cuore della gente, ce lo lasceremo alle spalle. Da domani si ricomincia, sperando che l'anno prossimo si possa trovare nella ragionevolezza quella via di mezzo o quell'atmosfera che possa accontentare più persone e esercenti possibili. Ci lasciamo alle spalle l'albero di Natale che non arrivava a Como, lo spettacolo dei droni annullato a Cernobbio, qualche casetta scoperchiata dal vento, la partita di calcio che ha bloccato entrambe le manifestazioni, le code per i battelli e speriamo in un nuovo progetto per l'anno prossimo.

Ai conti penseranno le varie realtà, in base a quanto questa scelta possa aver influito sul reale regime d'affari: albergatori, ristoratori, negozianti. "Faremo a tal proposito un sondaggio più approfondito a metà gennaio – spiega Claudio Casartelli, presidente di Confesercenti Como a La Provincia – i primi rilievi mostrano per Como un Natale in chiaroscuro. Con cali tra il 25% e il 30% per alcune attività, come i ristoranti e i bar senza il forte flusso di passanti. Anche gli stessi esercenti delle casette dei mercatini sono scontenti. Altre attività invece sono in sostanziale pareggio, ben felici di aver vissuto in una città senza caos. In generale occorre trovare una giusta misura, superando la competizione con Cernobbio e valorizzando l’immagine della città".

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