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Tweet al veleno, segni di rivolta: sul traffico il centrosinistra rischia il suo Vietnam

Esistono due versioni differenti del sabato di fuoco sul nuovo Piano del traffico con il consigliere Pd Gioacchino Favara e l'assessore alla Mobilità di Palazzo Cernezzi, Daniela Gerosa, avversari a distanza. Da un lato la versione "ufficiale" e...

Esistono due versioni differenti del sabato di fuoco sul nuovo Piano del traffico con il consigliere Pd Gioacchino Favara e l'assessore alla Mobilità di Palazzo Cernezzi, Daniela Gerosa, avversari a distanza. Da un lato la versione "ufficiale" e pubblica, riportata con grande evidenza non soltanto da noi ma anche dal Corriere di Como e da un lungo servizio di Espansione Tv. Dall'altro lato, una versione ufficiosa, decisamente più sintetica e meno visibile a tutti, liquida e sparsa tra i vari profili social, ma probabilmente vera tanto quanto la prima. E, anzi, quasi di sicuro destinata ad incidere maggiormente sulla realtà.

Poi, però, c'è la parte "unofficial". Quella che per esempio coincide con un tweet dell'assessore Gerosa tutt'altro che distensivo nei confronti di Favara: "Piano del Traffico #Como per @Gio60favara è tema da campagna elettorale. Penso intenda quella del 2012 #memoriacorta". Uno schiaffo ben assestato al consigliere Pd, che di fatto ne smonterebbe almeno una testi (quella della necessità del voto popolare, già ottenuto) e con allegati anche un paio di estratti del programma "Como cambia passo" tra cui l'obiettivo della "riduzione progressiva delle auto circolanti in città (almeno il 5% nei prossimi 5 anni)" e poi - tra le "azioni da realizzare" - "l'aggiornamento del Piano urbano del traffico e della sosta".

raffaello-griecoMa se dunque Gerosa pare tutt'altro che arretrare anche di fronte a un possibile scontro interno alla maggioranza - o ai pezzi più critici - la realtà sembra dire che non soltanto Favara punta deciso ad arginare l'assessore e il nuovo Piano del traffico. Difficilmente si spiegherebbe, ad esempio, la condivisione (anche materiale, su Facebook) dell'intervista del consigliere Pd da parte del collega d'aula e di partito, Raffaele Grieco. Così come il fatidico "mi piace" alla stessa intervista di un terzo consigliere dem, Guido Rovi, che poi ha anche espressamente dichiarato il suo (scettico) punto di vista sull'operazione come apparsa finora nel commentare le parole di Daniela Gerosa.

rovi-nov15"Un messaggio rassicurante - ha osservato Rovi - Occorre fare però uno sforzo e uscire da logiche manichee che portano i cittadini lontano dalla politica. Esiste per molti l'idea che il traffico sia generato da degli attrattori. È vero, ma non è un male a prescindere se la gente viene da fuori per fare acquisti in città o per visitare quanto di bello c'è. Il problema è che quando abbiamo le piene ci vorrebbe una vasca di laminazione, perché di flusso in eccesso sempre si tratta Razionalizzazione e gestione del traffico per ridurre l'impatto ambientale dello smog sicuramente, ma l'ambientalismo non può essere interpretato in modo ideologico. Como città ciclabile, ma anche città collinare: le logiche delle città di pianura qua non funzionano. Nonostante siamo in epoca post fordista, l'auto resta uno status symbol per molti e non si spiegherebbe il proliferare di Suv e fuori strada all'interno del paesaggio urbano". Insomma, un elegante invito a tirare il freno sulla Como modello "Coppa Cobram" che pure a Palazzo Cernezzi più d'uno profetizza.

Se a questo scenario aggiungiamo almeno due ulteriori tocchi, ovvero l'uscita dalla maggioranza di Eva Cariboni e - stando ai rumors - i primi moti di stizza per questa prima gestione del Piano del traffico anche in Paco Sel, la sensazione è che o il tandem Lucini-Gerosa scenderà a patti con i settori turbolenti dell'aula tramite mediazioni, oppure il documento potrebbe tramutarsi in un lungo e doloroso Vietnam pre-elettorale per il centrosinistra.

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