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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cultura

Como perde la mostra a Villa Olmo, Cavadini "incolpa" Gerosa e gli uffici comunali

Se la città di Como che non riesce a organizzare una mostra a Villa Olmo è già di per sé un fatto clamoroso che sfiora l'onta, le motivazioni ufficiali addotte dall'assessore alla Cultura, Luigi Cavadini, rasentano il surreale. In sintesi, infatti...

Se la città di Como che non riesce a organizzare una mostra a Villa Olmo è già di per sé un fatto clamoroso che sfiora l'onta, le motivazioni ufficiali addotte dall'assessore alla Cultura, Luigi Cavadini, rasentano il surreale. In sintesi, infatti, l'esponente della giunta Lucini che è riuscito a mettere fine a oltre un decennio di eventi culturali assegnando la stragrande maggioranza delle responsabilità della cancellazione all'assessorato ai Lavori pubblici di Daniela Gerosa e ai lavori per il restauro di Villa Olmo (di cui, per la verità, nessuno conosce date e sviluppo ndr). Ma non solo: dalle sue parole si apprende anche che il peso decisivo per il no definitivo sarebbe stato degli uffici comunali, poco propensi - comprensibilmente - ad affidare direttamente alla società che ha recentemente proposto la mostra dedicata al futurista Fortunato Depero.

“L’ipotesi su cui si è lavorato fino a dicembre, “Le seduzioni dei laghi”, non è risultata praticabile per l’indisponibilità al prestito di opere fondamentali in presenza del cantiere che interesserà le facciate - afferma Cavadini - Sapevamo che sarebbe stato difficile far coesistere un cantiere complesso ma importante per il futuro della città con l’allestimento di una mostra e abbiamo operato per rendere possibile questa convivenza. Lo scorso mese è arrivata la proposta di una società che con un progetto culturale solido, centrato sull’opera multiforme di Fortunato Depero, si è resa disponibile ad organizzare la mostra in concomitanza con i lavori. Gli uffici comunali non hanno, però, ritenuto possibile procedere con un affidamento diretto. I tempi legati ad un bando non sono a questo punto compatibili con quelli previsti per l’organizzazione della mostra a fine luglio. Oggi, oltretutto, è entrato in vigore il nuovo Codice degli appalti e questo apre ulteriori incertezze sulle procedure finora immaginate. Stando così le cose non ci sono le condizioni per avere una mostra quest’estate a Villa Olmo”.

Senza contare l'apparente controsenso di una mostra (quella sui laghi) che avrebbe avuto opere così preziose da non poter convivere con un presunto cantiere e di un'altra (quella su Depero) che invece misteriosamente avrebbe potuto, non una sola riga di autocritica.

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