Nessi e Grossi

La contestazione ai contenuti di un articolo può produrre una notizia nuova a sua volta. La vicenda è quella della vendita - parziale, totale, tramite carta o denaro ancora non è noto - delle azioni di Acsm Agam in mano al Comune di Como (24,8%). Soltanto due giorni fa avevamo dato conto dell'ennesima riunione di maggioranza dedicata al tema, riportando come la sensazione finale fosse (ufficiosamente) quella di una quadra politica trovata, quantomeno per garantire i numeri sufficienti all'approvazione della delibera che dovrebbe approdare in consiglio entro le prossime 3 settimane (in giunta se ne dovrebbe parlare già subito dopo Pasqua). Nell'articolo si parlava dei forti dubbi sull'operazione da sempre nutriti da Paco Sel, specificando però che le obiezioni aperte sarebbero state "flebili". Ora, interpellata direttamente sul punto, è la consigliera del gruppo Celeste Grossi a fare chiarezza in maniera sintetica ma inequivocabile: "Io e Luigino Nessi in consiglio comunale voteremo contro", con chiara contestazione circa la presunta (e a questo punto errata) "debolezza" della contrarietà espressa sulla cessione delle azioni.

La maggioranza, dunque, sul tema della vendita di Acsm Agam - con A2A in prima fila come interlocutore - perde di sicuro un pezzo. Potrebbe anche non essere l'unico, visti i dubbi espressi in più occasioni anche da parti del Pd (segnatamente il consigliere Gioacchino Favara, in misura minore Guido Rovi e Raffaele Grieco) e dalla consigliera di Amo la mia città, Eva Cariboni.

Nelle prossime ore, visto l'approssimarsi del voto decisivo in consiglio comunale, se ne saprà certamente di più.