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Cronaca

Il muro di Frisoni, il "tribunale speciale" di Grieco, l'ira di Lucini: una bomba chiamata Bilancio

"Non se ne parla nemmeno, per me è chiusa qui". La caratteristica dell'assessore al Bilancio del Comune di Como, Paolo Frisoni (una storia Dc e ora tecnico esterno della giunta Lucini), è sempre la stessa: ingannare benevolmente l'occhio con...

Né i consiglieri di opposizione - in particolare la "comandante in capo" in tema di Bilancio, Laura Bordoli di Ncd - né il presidente della commissione stessa, per l'occasione il Pd di tendenze frondiste Raffaele Grieco in sostituzione (anche per i prossimi 2 mesi, pare) dell'impossibilitato Giorgio Selis di Como Civica, hanno gradito il muro rapidamente eretto tra sé e le rivendicazioni dei consiglieri di minoranza da parte di Frisoni. E così - in base alle richieste formulate in tal senso da Gioacchino Favara, Laura Bordoli, Alessandro Rapinese e Celeste Grossi - Grieco non soltanto non ha mollato di un centimetro sull'intenzione di andare avanti sul bilancio partecipato in commissione. Ma ha pure annunciato l'intenzione di convocare uno a uno gli assessori della giunta Lucini per conoscere (e magari modificare) le loro intenzioni, i loro progetti, le loro esigenze confrontandosi nel merito (sembra a partire da Daniela Gerosa per le Opere pubbliche).

raffaello-griecoUna posizione intransigente, quella di Grieco, che risulta già aver scatenato malumori pesanti nel sindaco Mario Lucini e in buona parte dei componenti dell'esecutivo, poco propensi a rischiare il tiro al piccione in commissione prima di aver stabilito in giunta (come per la verità si è sempre fatto) le linee politiche e pratiche del nuovo bilancio.

paolo-frisoni-15E qui si torna a Frisoni, che almeno per quanto riguarda se stesso - ma con segnali che paiono potersi estendere a gran parte della giunta - mette in chiaro il punto di vista: "Per me l'esperienza del Bilancio da costruire assieme alla Commissione è già finita, non mi riguarda più. A parte i toni usati in alcuni momenti della prima riunione che non mi sono piaciuti, quell'esperimento crea problemi non indifferenti. Il Bilancio è un documento essenziale per l'amministrazione e mi pare assurdo che non sia la giunta, come è sempre accaduto, a costruirlo in base alle proprie scelte politiche, alle disponibilità economico-finanziarie e agli obiettivi di mandato. Nulla contro le minoranze, ma non esiste che sia l'opposizione a indicare le linee fondamentali del Bilancio, questo compito spetta al sindaco e alla giunta. L'ordine del giorno approvato nel 2015? E' oggettivamente superato nei fatti con l'introduzione e la recentissima discussione del Dup, che è un documento legato direttamente al Bilancio. Sul Dup abbiamo appena passato qualcosa come 8 consigli comunali, durante i quali si sono discussi 46 ordini del giorno. Mi pare che come momento di partecipazione e confronto sia molto più che sufficiente. La commissione potrà occuparsi delle cifre di dettaglio una volta che la giunta avrà approvato il documento definitivo, comunque prima della discussione finale in consiglio comunale. Ma ripeto, l'esperienza teorica del Bilancio realizzato in Commissione per me è già chiusa".

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