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Cronaca

Smog, Legambiente chiede lo stop del traffico a Como. Magatti: "No, non sparo nel mucchio"

Legambiente - dopo il blitz a Palazzo Cernezzi del 10 dicembre scorso - chiede lo stop totale al traffico anche a Como, ma l'assessore all'Ambiente di Palazzo Cernezzi, Bruno Magatti, oppone un secco no alla proposta. Gli ambientalisti riuniti nel...

Legambiente - dopo il blitz a Palazzo Cernezzi del 10 dicembre scorso - chiede lo stop totale al traffico anche a Como, ma l'assessore all'Ambiente di Palazzo Cernezzi, Bruno Magatti, oppone un secco no alla proposta. Gli ambientalisti riuniti nel circolo cittadino "Angelo Vassallo" puntano al fermo della circolazione "a causa del perdurare della gravissima situazione di inquinamento atmosferico che mette a rischio la salute dei cittadini". Per cui, ecco la richiesta " urgente all'amministrazione cittadina di deliberare misure di contenimento del traffico (blocco) in concomitanza con quanto già deciso dai comuni di Milano, Pavia e altre città della Lombardia per i giorni 28, 29 e 30 dicembre 2015. Chiediamo inoltre di prevedere limitazioni al traffico (targhe alterne o altro) fino al rientro dei valori di inquinamento entro i limiti di legge per almeno tre giorni consecutivi".

Magatti assieme ai rappresentanti del circolo "Vassallo" di Como

Su questa richiesta, però, l'assessore all'Ambiente, Bruno Magatti, esprime un parere nettamente negativo. "Innanzitutto - dice - un provvedimento così drastico e indiscriminato, che va a colpire nello stesso modo il pensionato, il lavoratore che ha necessità quasi obbligata di spostarsi e il giovane in vacanza, dovrebbe essere preannunciato per tempo o programmato con anticipo. Inoltre, lo stop totale al traffico, che forse potrebbe andare bene in una città ideale dove tutti lavorano dalle 8 alle 18 in ufficio, mi pare una risposta semplicistica a un problema che in realtà è serio e richiede risposte serie e articolate.

bruno-magatti"Scelte strategiche contro l'inquinamento - aggiunge Magatti - devono coinvolgere necessariamente tutti i soggetti interessati, dalle istituzioni alle associazioni dei commercianti, passando per il mondo della scuola e dell'economia oltre che per i gestori dei parcheggi. Ritengo che bloccare le auto adesso sarebbe intempestivo e finirebbe semplicemente per spostare il problema nel tempo e nello spazio ma senza risolverlo. Più utile, ed è il piano su cui conto di muovermi, è riunirci a un tavolo e valutare sin da ora misure strutturali da applicare nel prossimo futuro: dai cambiamenti delle caldaie a gasolio che alcuni grossi condomini di Como e persino l'Asl utilizzano ancora, all'ammodernamento dei mezzi di trasporto pubblico, fino alla prosecuzione del teleriscaldamento oggi fermo alla Napoleona. D'altronde, non riesco davvero a cogliere la giustizia e l'efficacia di uno stop proclamato dall'oggi al domani che fermi allo stesso modo chi viaggia con enormi Suv a gasolio e veicoli estremamente meno inquinanti e impattanti. Sarebbe un inutile sparare nel mucchio".

Qui i provvedimenti già in vigore: stop agli Euro 3 e riscaldamento a 19 gradi.

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