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Samuele, il piccolo campione comasco di go-kart: a 12 anni a 110 km/h

Gli allenamenti e i sogni del giovane atleta (e le paure di mamma e papà)

Samuele ha 12 anni e fa la seconda media a Cernobbio. Da quando ne aveva 8 sfreccia sui Go Kart, iniziando dapprima a girare in una pista indoor (la Kart & Go di Montano Lucino) per poi lanciarsi, a più di 100 km/ora, sulle piste outdoor di tutta Italia. 

La velocità è una passione di famiglia, suo padre Alessandro ha concluso da poco una carriera sportiva nel mondo delle auto da corsa. “Però sul go kart non ce l’ho messo io – specifica, sorridendo – è stato lui 4 anni fa a chiedermi di provarli. La prima volta era un po’ impacciato, ma già dalla seconda è stato subito chiaro che aveva una grossa propensione, che gli veniva naturale, che intuiva e prevedeva le mosse giuste da fare”. Da lì Samuele ha frequentato un corso per principianti e il suo talento è emerso chiaramente.

Ma, a differenza di come si tende spesso a pensare, tutti gli sport di guida prevedono un allenamento duro e costante, un rigore di vita difficile da immaginare in un ragazzo di 12 anni: “C’è l’allenamento fisico, importantissimo. C’è tutta quella parte di lavoro che riguarda l’affiatamento della squadra, il rapporto con il meccanico. Poi c’è lo stile di vita, alzarsi presto anche nel weekend, mangiare sano, stabilire i pasti fin dalla colazione in base a una dieta da atleta”.

Samuele Leopardi, il mini capione comasco di Go Kart

E grazie a tutto questo impegno e a questo rigore, i risultati non tardano ad arrivare. Quest’anno Samuele ha preso parte al Trofeo nazionale monomarca X30, ottenendo un eccezionale secondo posto sulla pista di Siena. Ed ecco allora che arriva l’ingaggio importante, quello che può rappresentare la svolta, l’inizio di una vera carriera agonistica. “A partire dallo scorso week end, mio figlio è entrato nell’orbita di CRG S.p.A., primario costruttore di telai a livello mondiale: fra le loro fila hanno corso piloti, poi assunti alla Formula 1, come Hamilton, Zanardi, Rosberg, Verstappen, Kubica, e molti altri che hanno avuto brillanti carriere nell’automobilismo”.

Una velocità massima di circa 107 km/h, quando la pista non è troppo tortuosa. Non fa paura? “Sì. Anche perché spesso ci sono incidenti, da poco ho visto due ragazzini portati via con l’elisoccorso. Però, anche in questo sport, come negli altri di velocità e in quelli di contatto, se rispetti le regole, se conosci il limite, se sei rigoroso, il rischio si abbatte notevolmente”.

Per la stagione 2020 il programma di CRG con Samuele prevede di partecipare al Campionato Italiano ACI Karting, nella WSK e nella categoria 60 Mini, le due principali serie titolate di questo sport. “Sono gare che attirano piloti da tutto il mondo (Russia, Cina, Emirati Arabi…), così nella sola categoria 60 mini, si contano mediamente 90 iscritti per ogni singolo evento e parliamo di circa 12 gare nel periodo che va da febbraio a ottobre. Tutte le gare sono trasmesse in diretta streaming e anche sulla piattaforma SKY (canale 148, AutoMotoTV)”.

Il mondo della velocità ha storicamente sempre subito l’influsso del denaro: chi poteva spendere di più, investire di più, aveva maggiori possibilità di arrivare ai vertici. “Anche oggi è un po’ così, soprattutto con l’avvento delle nuove super economie. Gli Emirati, per esempio, spendono molto denaro per sostenere i loro atleti, e quando dico molto, intendo nell’ordine delle cifre a 6 zeri. Adesso che Samuele corre a questi livelli, speriamo che anche il mondo dell'industria comasca possa decidere di investire su questo sport e i suoi atleti”.

Il desiderio di tutti i ragazzi che oggi corrono sui go kart è quello di poter fare delle auto da corsa la propria professione. La Formula 1 poi è proprio un sogno a occhi aperti. “Certo, anche a Samu piacerebbe. Ma si tiene aperte altre porte, altri sogni, come quello di fare il pilota di aerei Caccia”.

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