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Il cuore non basta: Cantù sconfitta da Milano

La Red October soccombe: 74 a 65 contro EA7

L'attacco fa vendere i biglietti, ma la difesa fa vincere i campionati. La citazione appartiene al football americano, ma descrive appieno tutte le difficoltà della Red October Cantù nel ritrovarsi da settima ai play-off dopo un campionato che l'ha vista rivelarsi come miglior attacco, nascondendo qualche limite di troppo nella metà campo difensiva.

Contro l'avversario probabilmente più scomodo, quella EA7 Milano che pur negli alti e bassi a cui ha abituato i suoi rassegnati tifosi è l'unica squadra costruita per l'Eurolega nel nostro campionato, i limiti di questa Cantù - che pure è stata capace di trascinare sempre più pubblico al PalaDesio con il suo veloce basket ultra offensivo - sono emersi abbastanza impietosamente e il cammino dei brianzoli si è seccamente interrotto alla terza sconfitta contro i cugini, la prima della serie davanti ai propri appassionati.

La dice lunga il punteggio a metà partita di gara 3: 27-43 a favore degli ospiti (27 punti i biancoblù li hanno realizzati in più di un'occasione soltanto in un quarto) e uno 0/10 nel  tiro pesante frutto certo di una serata non fortunata, ma anche di una poca adattibilità al basket aggressivo dei play-off.

Soltanto Thomas e Burns hanno l'energia adatta all'inizio gara mentre i compagni faticano a carburare. Nella ripresa Sodini sembra trovare le corde giuste per restituire una partita al PalaDesio. L'intensità cresce e Milano vede sgonfiarsi il suo vantaggio, ma è evidente quanto costi lo sforzo ai canturini per misurarsi a certi livelli . EA7 amministra con qualche patema e Cantù riesce ad avvicinarsi fino a 4 punti di distacco negli ultimi 5 minuti non tradendo dal punto di vista del cuore come in tutte le gare giocate di fronte al proprio pubblico quest'anno. A due minuti dalla sirena Milano torna però ad un vantaggio in doppia cifra e anche se la Red October non si arrende la gara è segnata.

L'ultimo minuto è quello dell'abbraccio del PalaDesio agevolato anche da un time-out chiamato da coach Marco Sodini per fare raccogliere il giusto applasuo alla sua squadra che termina così una stagione nata sotto pessimi auspici, ma che grazie al lavoro di normalizzazione dell'allenatore factotum  Sodini, dell'amministratore delegato Mauri e di altri personaggi non meno preziosi anche se non così visibili si è conclusa in mdo festoso pur con una sconfitta in un derby (e già questo è un piccolo miracolo).

Red October Cantù 65: Smith 9, Culpepper 18, Cournooh 7, Tassone ne, Crosariol ne, Maspero ne, Chappell 5, Burns 12, Thomas 12, Ellis 2. Coach: Marco Sodini
EA7 Milano 74 : Goudelock 24, Micov 4, Vecerina ne, Pascolo, Tarczewski 3, Kuzminskas 8, Cinciarini 5, Cusin ne, Abass ne, Bertans 11, Jerrels 9, Gudaitis 10. Coach: Simone Pianigiani

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