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Como - Lucchese, le pagelle degli azzurri

Carattere, orgoglio e grinta. Basterebbero queste tre parole per descrivere la prestazione del Como contro la Lucchese, che porta i lariani al quarto posto in classifica (in coabitazione con l'Arezzo), dopo il quarto successo consecutivo. Per gli...

Carattere, orgoglio e grinta. Basterebbero queste tre parole per descrivere la prestazione del Como contro la Lucchese, che porta i lariani al quarto posto in classifica (in coabitazione con l'Arezzo), dopo il quarto successo consecutivo.

Per gli amanti delle statistiche, era dalla stagione 2007/2008 (Serie D) che il Como non centrava 4 vittorie consecutive in campionato, mentre solo due anni fa (2014/2015) i lariani realizzarono un filotto analogo nelle ultime tre giornate di regular season (Alessandria, Pavia e Mantova) più la vittoria a Benevento nel primo turno playoff. Sono solo numeri su un foglio bianco, ma in entrambe le occasioni, a bocce ferme, furono sempre i comaschi a festeggiare: in Serie D il Como centrò uno storico double, vincendo campionato e Coppa Italia, tornando prepotentemente tra “i pro”; mentre nella Lega Pro, dopo una rincorsa entusiasmante il Como raggiunse una insperata promozione in Serie B al termine dei Play-Off. Come dire: “Non succede, ma se succede...”

Contro l'undici toscano, Mister Fabio Gallo conferma la stessa formazione che ha piegato Racing Roma e Pontedera nelle ultime uscite al “fortino” Sinigaglia, mentre mister Galderisi (bomber prolifico negli anni Ottanta con le maglie di Juventus, Milan e Verona), dispone i suoi con un aggressivo 3-4-3, con il chiaro intento di non essere venuti a Como per una scampagnata in riva al Lario.

La partita

Durante il match, l'undici di mister Gallo soffre molto il gioco dei toscani. Bruccino e Mingazzini aggrediscono il centrocampo azzurro, mandando in tilt Pessina, perennemente assediato dai due mediani. Nella tre/quarti comasca, Terrani e Forte lavorano molto su Ambrosini, costringendo il terzino azzurro a una prova di sofferenza; ne consegue un arretramento di Cristiani e Peverelli ad una maggiore protezione dell'out destro del Como. Con la manovra offensiva lariana congelata sulla destra, i ragazzi di mister Gallo pungono i toscani sulla sinistra dove Di Quinzio e Marconi liberano spazi interessanti per Le Noci e Chinellato. E' proprio una giocata di Le Noci, ben liberato da Marconi, a produrre il primo sussulto alla porta difesa da Nobile, ma è il palo a salvare la Lucchese sul colpo di testa di Chinellato. Nobile che è però battuto pochi minuti dopo dallo stesso Chinellato, che finalizza al meglio uno schema su punizione orchestrato da Di Quinzio. Tuttavia, non è il Como a dettare i ritmi e a fare la partita, ma le pantere toscane, che dal 12° del primo tempo fino al 95° costringono l'undici di Gallo ad una prova di grande sacrificio e ad agire di rimessa sul gioco della Lucchese. A salvare il Como dagli artigli della pantera ci ha pensato il gruppo: tutta la squadra ha offerto una prova di carattere che è andata al di là del mero risultato sportivo. I ragazzi di mister Gallo infatti hanno saputo soffrire con tenacia di fronte a un avversario che proponeva un gioco aggressivo e perseverante, soffrendo specialmente sulle palle alte. Per certi versi, l'undici azzurro si è comportato come una fisarmonica che, suonata da un abile musicista, si protraeva in avanti scandendo lievi melodie capaci di deliziare le orecchie dei tifosi azzurri, ma allo stesso modo ripiegava su se stessa senza lasciare spazio alle note offerte dalla compagine avversaria.

Il futuro

Prima della trasferta di Pistoia di domenica prossima, il Calcio Como è atteso da un'altra settimana delicata, dove è in programma un nuovo turno infrasettimanale, non contro un avversario tangibile, bensì contro l'istanza di fallimento che sarà discussa giovedì a Milano. Partita questa che potrebbe rimescolare nuovamente lo scacchiere societario azzurro, ma, per quanto visto in campo, gli “attributi” per affrontare anche queste situazioni non mancano al gruppo di mister Gallo.

Como-Lucchese 1-0 (1-0)

COMO (3-5-2): Zanotti – Ambrosini, Briganti, Nossa, – Marconi, Di Quinzio (Antezza 30'st), Pessina, Cristiani (Damian 22'st), Peverelli – Le Noci, Chinellato (Bertani 30'st).

A disposizione: Crispino, Barlocco, Sperotto, Scaglione, Cortesi, Piacentini, De Leidi, Fietta, Bartulovic. All. Fabio Gallo.

LUCCHESE (3-4-3): Nobile - Dermaku, Espeche, Capuano – Florio (Martinez 12'st), Mingazzini, Bruccini, Cecchini – Terrani (Zecchinato 33'st), Forte, De Feo (Fanucchi 18'st).

A disposizione: Rinaldi, Bagatini, Merlonghi, Maini, Ballardini, Nolè, Gargiulo, Longobardi, Melli. All. Giuseppe Galderisi. Arbitro: Sig. Natilla della Sezione di Molfetta

Assistenti: Sig. Scatragli (Sez. Arezzo) – Sig. Catucci (Sez. Pesaro)

Marcatori: Chinellato 12'pt.

Ammoniti: Di Quinzio 31'pt. Nossa 43'st, Capuano 49'st.

Espulsi:-

Note: Angoli Como 0, Lucchese 10. Recupero: 1t, 2 min; 2t, 4min.

Spettatori: 874; Spettatori abbonati: 1.179 ; Spettatori Ospiti: 108. Totale spettatori: 2.053.

Le pagelle

ZANOTTI: 6,5 chiamato in causa costantemente dall'artiglieria ospite, regge bene gli assalti compiendo due belle parate salva risultato. NOSSA: 6,5 ottima prova difensiva. È assoluto padrone della fascia mancina dalla quale non arrivano praticamente problemi. BRIGANTI: 6,5 granitico. Annichilisce il capocannoniere del campionato rendendogli i 90 minuti un inferno. AMBROSINI: 6 soffre molto il gioco di Minigazzi e di Forte, che lo costringono agli straordinari. Nonostante il 2 vs 1 del duo toscano, accetta la sfida lottando come un leone su ogni pallone. MARCONI: 7 con Di Quinzio si trova a suo agio, libero di correre e di cercare il fondo con una certa continuità. Non perde un contrasto e, da vero capitano, sprona i suoi a non cedere sotto la pressione ospite. PESSINA: 6 fulcro del gioco del Como, viene annichilito dalla mediana toscana. Si riscatta nella ripresa quando si aprono più spazi, anche se si limita più ad interdire il gioco avversario che ad offendere. PEVERELLI: 6 in ombra per quasi tutta la partita, si propone raramente nella tre quarti avversaria per supportare al meglio la manovra difensiva comasca. Bene così: il sacrificio è alla base di ogni successo. DI QUINZIO: 7 un suo colpo di genio manda in tilt la Lucchese, servendo a Chinellato la palla del vantaggio. Per il resto, vederlo giocare è uno spettacolo; semplicemente sublime. (dal 30'st ANTEZZA: SV) CRISTIANI: 6,5 diciamo che non è stata propriamente la sua partita. Lui pratica più un gioco offensivo che d'interdizione, però si è sacrificato molto per i compagni in difficoltà e i 3 punti conquistati portano anche il suo nome. (dal 22'st DAMIAN: fatica a trovare la sua posizione in campo, limitandosi a contenere la manovra avversaria) LE NOCI: 6,5 primo tempo arrembante per il “Beppe Lariano”, complice la vena propositiva di Marconi e Di Quinzio. Offre colpi di classe veramente interessanti e nel momento in cui c'è da stringere i denti trova l'energia per interdire ogni avversario. CHINELLATO: 7 cinismo allo stato puro. Tocca due palloni in area di rigore, centrando prima il palo poi il bersaglio grosso. Ottiene il massimo risultato con il minimo sforzo, per poi dedicarsi a una prova di grande sacrificio insieme ai suoi compagni. (dal 30'st BERTANI: SV) Ricordiamo ai nostri lettori che è possibile votare i migliori tre giocatori della partita Como-Lucchese per la “Coppa Borgonovo” sulla pagina Facebook “Quando il Como era il Como” cercando il post dedicato.

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