Basket, Cantù combatte ma non ce la fa: sconfitta da Milano
Il derby al Paladesio finisce 98 a 93
Cantù-Milano non è mai una partita come le altre. Prevalere per le due società che hanno casa a una quarantina di chilometri una dall'altra è sempre stata questione di vita o di morte (negli anni è arrivata a valere perfino una Coppa dei Campioni) ma anche quando in palio ci sono soltanto i due punti il derby ha un peso specifico sulla stagione che nessuna altra partita può avere.
Quest'anno poi in quel di Firenze è stata proprio Cantù a sbarrare la strada alla "vincibile armata" di Pianigiani ribaltando ogni pronostico ed ogni logica e regalando la più grande soddisfazione stagionale (per ora) ai tifosi brianzoli.
Da quella gara sono ripartiti i 6.297 spettatori entrati al Paladesio per la replica della sfida, con la Mia Cantù a sfoggiare la maglia speciale (ma in negativo) utilizzata in Toscana e decisa a combattere per ripetere il miracolo guadagnando punti preziosi nella corsa play-off e ripetere la fiondata precisa che aveva permesso ai Davide canturini di stendere il Golia con le scarpette rosse.
Quando il divario tra le forze è tanto ampio non resta che affidarsi all'animo combattivo di questa Cantù che ancora una volta da questo punto di vista non è stata deludente. Dopo una partita tutta a rincorrere con un divario che è arrivato anche a toccare il -17 Cantù non si è mai data per persa tanto ad arrivare a poco più di 2 minuti dalla fine a -4 (85-89) con Culpepper a tentare la tripla del -1 che viene risputata dal ferro con la guardia americana che ricade male sulla caviglia ed è obbligato a vedere la fine dalla panchina.
Sul ribaltamento entra la tripla di Milano (92-85), ma Goudelock si fa fischiare un tecnico e concede a Cantù di avvicinarsi (92-86). Sembra la svolta della gara, con Smith che si guadagna un nuovo viaggio in lunetta, ma questa volta l'emozione o la stanchezza lo tradiscono e dallo 0-2 nei liberi del playmaker nasce il contropiede con tripla che di fatto chiude la gara (86-95). Non basta la forza d'animo canturina ad emergere in un finale concitato che non premia l'ottimo atteggiamento dei padroni di casa che pagano una prima metà gara troppo morbida (50 i punti subiti) che ha vanificato l'ottima seconda parte di gara. Si chiude 93-98, ma il PalaDesio più bello degli ultimi anni non lesina applausi ai suoi beniamini.
Red October Cantù 93: Smith 26, Culpepper 20, Pappalardo ne, Cournooh 3, Parrillo, Tassone ne, Crosariol ne, Maspero ne, Chappel 20, Burns 16, Thomas 17, Ellis 1. Coach: Marco Sodini
EA7 Milano 98: Goudelock 22, Bortolani ne, Pascolo ne, Tarczewski 5, Kuzminskas 10, Cinciarini 11, Cusin ne, Abass 6, M'Baye 5, Bertans 11, Jarrels 12, Gudaitis 16. Coach Simone Pianigiani