Como, passeggiata di Villa olmo: incuria e degrado sotto gli occhi dei turisti
"Sono comasco e ho la fortuna di abitare a poche centinaia di metri dalla passeggiata di Villa Olmo e per fare due passi è li che vado sempre! Credo che la passeggiata (ammetto un po’ di campanilismo) sia una delle più belle se non del mondo… almeno d’Italia. Percorrendola frequentemente tendo, come tutti, a vedere senza guardare… ma ieri casualmente, l’ho osservata con gli occhi di un turista… e il risultato è questo!
Arrivando da Como subito trovo quello che era un grazioso angolino con fontana e ruscello artificiale non funzionante da anni... qui una coraggiosa e generosa lavanda (irrorata si da copiosa pioggia ma anche da volenterosi -e spesso liberi - cani che provvedono anche alla concimazione) nasconde lo scempio e l'abbandono di una fontana la cui unica acqua è costituita dalla pioggia!
Proseguendo...cestino rotto sostituito con "inguardabile" scatolone di cartone marca "Aprica".
Fioriere postmoderne con più verde sotto e intorno che dentro il vaso. Aiuole con fiori "sopravvissuti" agli anni spelacchiati e sommersi da erbacce...ovunque è florido...quanto non richiesto... erbacce... alberelli spontanei! Da rilevare che l'irrigazione funziona ... anche troppo... spesso sotto i vasi si forma una sgradevole melma (si veda il gazebo a metà passeggiata).
Per carità di Patria (e per non impressionare i bambini) nessuna foto dei lampioni storici... dove svariate generazioni di insetti in forma viva e fossile convivono ormai da decenni..."dicono" che alcune ragnatele risalendo al giorno dell'inaugurazione siano ormai vincolate dalla sovrintendenza e quindi inamovibili. A ripensarci...in effetti...sembrerebbe che qualcuno con reminiscenze scolastiche stia attuando "filologicamente" il termine "romantico" applicando con grande successo le affascinanti suggestioni ruinistiche di John Ruskin!
Sinceramente non penso che la colpa sia di questa o quella amministrazione...da quella che doveva "cambiare passo" a quella che "doveva ripartire dalle piccole cose". In fin dei conti, come una specie di "compromesso storico" sono decenni che ci stiamo abituando a questa "sciatteria" e a questa totale disinteresse per la cosiddetta "manutenzione ordinaria".
Dopo questa gita ieri sono tornato a casa triste...perché mi sono reso conto che la colpa è anche mia...nostra .... abbiamo smesso di prenderci cura della nostra città e delle cose comuni...in modo spontaneo e disinteressato.
Ci limitiamo a "denunciare" (come del resto faccio io ora) facilitati dal telefonino e dal web...che chi è pagato per fare manutenzione non la fa...questo è vero...ma è altrettanto vero che spesso i fiori vengono rubati e che spesso un sacchetto a terra viene schivato da centinaia di persone senza che uno si prenda la briga di buttarlo via...
Forse è ora cari Comaschi (e lo dico a me per primo) di ricominciare a voler bene a questa città!".