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Sabato, 20 Aprile 2024
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Mense scolastiche di Como, grido d'allarme dei sindacati: "Situazione drammatica, bambini di serie A e B"

Sindacati e Pd tornano a chiedere il punto unico di cottura

Sul caso qualità delle mense scolastiche di Como scendono in campo i sindacati dopo le segnalazioni fatte a QuiComo da alcuni dipendenti di alcune mense che denunciano problemi legati all'aspetto igienico e alla cottura dei cibi. Cui si somma l'aspetto contrattualistico dei lavoratori assunti da Euroristorazione, l'azienda che ha vinto l'appalto per la fornitura dei cibi e la gestione delle mense delle scuole del comune di Como.

Con una nota congiunta i sindacati Cgil, Cisl e Uil e la coordinatrice delle Rsu del Comune di Como Simona Benedetti nella giornata di giovedì 29 novembre 2018 denunciano una situazione definita "drammatica".

"La situazione delle cucine assegnate a Euroristorazione è drammatica -si legge nella nota dei sindacati- rispetto al servizio offerto ai bambini ed alle bambine di serie B delle scuole sprovviste di cucine interne. L’assessore dimissionario aveva assicurato l’assunzione del personale a tempo determinato e una qualità del servizio elevata. Purtroppo così non è stato in entrambi i casi le OO. SS. e la RSU avevano già segnalato e denunciato le possibili problematiche.

Il personale assunto da Euroristorazione con un orario ridotto rispetto a quello precedente (da 3 ore al giorni a 1 ora e mezza al giorno) -proseguono-non può svolgere le medesime mansioni nella metà del tempo e quindi ne risente la pulizia l’igiene e la qualità del servizio.

Inoltre questo personale è stato assunto a tempo determinato fino al 21 dicembre con una logica di sfruttamento massimo, ci chiediamo se questo è lavoro dignitoso, non si raggiungono 10 ore settimanali e 4 mesi di contratto.

Tutto ciò - continua la nota delle Rsu- interviene direttamente sulla qualità dei pasti trasportati da 40 km di distanza, ci sono quindi bambini di serie A e di serie B, tutti pagano lo stesso prezzo per un servizio che non è lo stesso".

I sindacati concludono chiedendo all'amministrazione comunale di attivarsi "per verificare quanto si è impegnata a fare nel mese di marzo nell’accordo prefettizio, intraprendendo la strada del Centro Unico di Cottura, con una prospettiva di coinvolgimento del personale di Euroristorazione".

L'intervento del Pd sulle mense scolastiche

Sulla questione è intervenuto anche il PD comasco: "All’epoca - si legge in una nota ufficiale- quando l’amministrazione Lucini parlò di punto unico di cottura per le mense delle scuole comasche, si sollevò un vespaio. Oggi i sindacati denunciano una serie di gravi criticità rispetto al sistema voluto dalla Giunta Landriscina".

“Ma il nostro obiettivo era proprio quello di non avere bambini di serie A e di serie B, come dicono le organizzazioni sindacali. Eppure, non solo non siamo stati ascoltati, ma siamo stati messi davvero sulla graticola”, commenta amaramente Patrizia Lissi, consigliera comunale del Pd da due legislature.

“Adesso ci aspettiamo che l’amministrazione comunale che ha fatto questa scelta dia pubblicamente delle risposte e chiarisca in fretta i dubbi molto gravi che sono emersi – continua Lissi –. Dopo che ho lottato con le unghie e con i denti in Commissione Politiche educative e in consiglio comunale affinché non venisse esternalizzato il servizio, voglio vederci chiaro. Perciò, ora, stiamo verificando quello che sta succedendo e le segnalazioni che sono pervenute. Non vogliamo dare per scontato nulla, ma qualcuno dovrà rispondere di tutto questo. Di una cosa, però, siamo certi: con il punto unico di cottura non sarebbe successo nulla”, conclude la consigliera dem.

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