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Troppe aggressioni al pronto soccorso, presidio di protesta all'ex Sant'Anna

Lettera all'assessore regionale Gallera: "Carenza di personale"

Mobilitazione dei sindacati dell'Asst Lariana venerdì 12 gennaio 2018 per protestare contro la carenza di personale e la scarsa sicurezza soprattutto al pronto soccorso, dove non sono infrequenti le aggressioni al personale. 
I rappresentanti dei lavoratori hanno colto l'occasione dell'inaugurazione del nuovo centro servizi in via Napoleona a Como per consegnare una lettera che racchiude il loro malcontento e le loro richieste all'assessore regionale al Welfare Giulio Gallera.
Il documento parla di una "situazione non più sostenibile, che richiede soluzioni strutturali non più rinviabili". 

I problemi

I sindacati lamentano una "carenza di personale ormai evidente, aggravata dalla mancanza di soluzioni organizzative che sfociano in una iperproduzione di ordini di servizio e oltre 100mila ore di straordinario per il 2017. Il pronto soccorso è ormai visto come una specie di girone infernale". Secondo i sindacati questa situazione dipende dall’incremento dei carichi di lavoro per infermieri e operatori socio sanitari, dall’impossibilità di trovare un rapido ricovero per i pazienti e il loro prolungato stazionamento in pronto soccorso che determina la necessità di effettuare attività non proprie del servizio che però non ha visto un aumento del personale neanche durante l'emergenza influenza. A ciò si aggiunge, sempre secondo i sindacati, il mancato rispetto della normativa sull’orario di lavoro. Una situazione che porta ad altre criticità, come l'aumento dello stress per i medici, la cui insoddisfazione e incertezza si vede nelle tante richieste di mobilità in uscita e dai bandi di concorso che vanno deserti.
Altro nodo cruciale è quello della sicurezza, soprattutto in pronto soccorso, dove spesso si verificano aggressioni agli operatori: nell'ottobre 2017 un ubriaco si era scagliato contro medici e infermieri. Pochi giorni dopo i vertici del Sant'Anna avevano incontrato il prefetto di Como Bruno Corda proprio per parlare si questi aspetti. 

Le richieste

I rappresentanti sindacali hanno consegnato la loro lettera all'assessore Gallera chiedendo che la Regione prenda in carico le loro segnalazioni per ripristinare livelli adeguati di carichi di lavoro degli operatori e ridare slancio al sistema sanitario proprio in virtù della legge di riordino del servizio socio sanitario lombardo.

Le risposte di Gallera

"Siamo in una situazione dal punto di vista del personale molto grave - ha detto l'assessore-non perchè non abbiamo le risorse, ma perchè non possiamo spenderle a causa di leggi nazionali che ci impediscono di investire nelle risorse umane, cioè di spendere il fondo sanitario regionale per assumere il personale. E' il dramma che viviamo. Auspichiamo con il tavolo sull'autonomia di superare questa situazione. Io solidarizzo con i lavoratori, capisco le loro difficoltà e vivo la frustrazione di non riuscire a dare risposte. Garantisco il mio impegno nei confronti del prossimo governo per ottenere deroghe. La legge ci dà una piccolissima flessibilità sul tema del personale che spenderemo nel 2018, c'è piccolo spiraglio che speriamo ci permetta un aiuto concreto ad assumere infermieri e medici".
Per quanto riguarda la sicurezza Gallera si è impegnato a contattare nei prossimi giorni il Prefetto di Como e a incontrarlo personalmente per affrontare la questione: "Chiedermo che ci sia un presidio fisso delle forze dell'ordine in pronto soccorso per fare da deterrente e garantire un tempestivo intervento in caso di necessità".
Al termine dell'inaugurazione, Gallera ha incontrato i sindacati in una riunione a porte chiuse.

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