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Salute Via Varesina, 1

Como, lotta all'Aids: aumentano le persone che scoprono tardi di avere l'Hiv

Due giorni di test gratuiti per la diagnosi precoce del virus

Ogni anno sono circa 820 i pazienti con infezioni da Hiv seguite dall'Unità operativa malattie infettive dell'ospedale Sant'Anna di Como. E sempre di più sono le persone che non sanno di essere positive.
Sono i dati diffusi venerdì 17 novembre 2017 durante la presentazione della "Testing week", la settimana dedicata alla diagnosi precoce dell'Hiv.

I numeri

Quanto sia importante una sensibilizzazione sulla necessità di sottoporsi al test per chi pensa di aver avuto dei comportamenti a rischio lo dimostrano i numeri: "Secondo i dati del Centro operativo Aids - ha spiegato Giusy Giupponi, presidente della Lila (Lega italiana lotta all'Aids) di Como- oltre il 50% dei casi di Aids segnalati nel 2016 era costituito da persone che non sapevano di essere Hiv positive". "E' fondamentale una diagnosi precoce - le fa eco Luigi Pusterla, primario dell'unità operativa Malattie infettive del Sant'Anna - per evitare l'evoluzione della malattia in Aids conclamato e contenere con il trattamento farmacologico e con stili di vita corretti la diffusione del virus. Coloro che scoprono l'infezione tardivamente, infatti, sono il 35-40% dei nuovi casi di infezione, pari a 3.500 all'anno. Gli ultimi dati evidenziano l'abbassamento della fascia d'età delle nuove infezioni, più frequenti nella fascia d'età tra i 25 e i 35 anni".

La "Testing week"

Nelle giornate del 21 e del 23 novembre dalle 17.30 alle 20 ci si potrà sottoporre a un esame rapido e gratuito per individuare l'infezione da Hiv nella sede della Lila a Como, in via Varesina 1.
 A disposizione un'equipe multiprofessionale composta da medici e counsellor. L'accesso al test è previsto solo per i maggiori di 18 anni.

Il test

Si tratta di un test a risposta rapida che consente di avere il risultato in circa 20 minuti.
In questo video Omar Giglio, medico del reparto malattie infettive del Sant'Anna mostra come si svolge.
Non bisogna mangiare, bere o fumare nei 20 minuti precedenti l'esecuzione del test, che consiste in un prelievo di saliva.
Se l'esito dovesse essere positivo, la persona verrà invitata a sottoporsi a un ulteriore esame di conferma in ospedale, tramite prelievo del sangue. 

La sensibilizzazione

Uno degli obiettivi dell'iniziativa è anche evitare la stigmatizzazione dei pazienti con Hiv e promuovere a livello sempre più capillare l'informazione e la collaborazione con le associazioni del territorio che possono avere contatti diretti con alcune realtà non facilmente raggiungibili dal personale sanitario.

"Quello che è difficile far capire - commenta Giupponi- è quali siano i comportamenti a rischio. Manca in tanti la percezione del rischio di avere ad esempio rapporti sessuali non protetti. In caso di positività all'Hiv, invece- continua la presidente della Lila - noi cerchiamo di far capire che si tratta di una malattia importante ma che non nega una vita normale".
"Ormai è una patologia cronicizzata - spiega Pusterla - le nuove terapie sono sempre più potenti e con meno effetti collaterali. I nuovi farmaci sono tutti assemblati in un'unica compressa".

Il test in ospedale

L’iniziativa dello scorso anno ha prodotto un risultato positivo: “Abbiamo riscontrato un incremento degli accessi per l’esecuzione del test in ospedale del 30% circa”, conclude il primario.

Per l’accesso al test ospedaliero all’ospedale Sant’Anna di San Fermo della Battaglia, che si svolge in anonimato ed è gratuito, ci si può rivolgere, secondo l’iter concordato con LILA, all’Ambulatorio di Malattie Infettive dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 10, senza prenotazione e senza impegnativa del curante. Nel servizio, ubicato nel Day Hospital di Malattie Infettive al piano 0 blu, operano, nella massima riservatezza, anche infermieri specializzati che svolgono attività di counselling e sono a disposizione dell’utenza per informazioni su esami ed eventuale presa in carico. 

Un’altra possibilità per effettuare il test è quella di rivolgersi al Centro MTS del Poliambulatorio di via Napoleona a Como. Per informazioni: 800.896.972, attivo dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 11.30. Il numero verde può essere chiamato per richiedere appuntamenti per colloqui, visite e informazioni su ogni problematica Mts.
Il test dovrà essere ritirato in Day Hospital solo ed esclusivamente dal paziente e si proseguirà il counselling con il medico per approfondire la tematica dei comportamenti a rischio e le patologie trasmissibili per via sessuale. Non è possibile fornire informazioni telefoniche sull’esito degli esami.

Dal mese di dicembre il test a risposta rapida sarà offerto nella sede comasca della Lila ogni terzo martedì del mese dalle 17.30 alle 20.00.

Per info sull’iniziativa e sul test rapido: LILA Como: via Varesina 1, tel. 031-300761.

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