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Il ministro Toninelli in visita al cantiere del ponte di Annone: "Investire sulla manutenzione"

Il nuovo cavalcavia pronto entro maggio: nel crollo del 2016 morì Claudio Bertini

Sopralluogo del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Danilo Toninelli al cantiere del nuovo ponte di Annone Brianza (in provincia di Lecco), sulla statale 36 Milano-Lecco, dopo il crollo del cavalcavia il 26 ottobre 2016. Crollo che costò a vita a Claudio Bertini, che stava passando sotto il cavalcavia alla guida della sua auto, e il ferimento di altre persone. Una tragedia su una strada percorsa quotidianamente anche da tanti comaschi, avvenuta a pochi chilometri dalla nostra provincia.

Accompagnato da dirigenti dell'Anas e dalle autorità locali, il ministro Toninelli è stato aggiornato sull'avanzamento dei lavori. Il nuovo cavalcavia dovrebbe essere pronto entro maggio e realizzato in acciaio speciale con una campata unica di 44 metri.

“Oggi è un giorno importante -ha detto Toninelli, come riporta un comunicato dei 5 Stelle -perché tra pochi mesi ci sarà un lavoro finito e si potrà finalmente tornare a circolare su quel cavalcavia che è crollato. Ricordiamolo, il 26 ottobre del 2016, è morta anche una persona. Una tragedia. Alle tragedie bisogna rispondere nel modo migliore e attraverso Anas, che è un braccio operativo dello Stato, lo stiamo facendo”.

“Il mio obiettivo è evitare che capitino altre tragedie – ha aggiunto – Il primo fronte su cui agire è il trasporto eccezionale: oggi si arriva fino a 108 tonnellate. Il mezzo che è passato su questo ponte portandone al crollo ne trasportava 107,6 con pezzi divisibili. Un po' tantino. Stiamo inserendo nella Legge Delega sul Codice della Strada una riforma che dice che i pezzi indivisibili sono gli unici che si possono trasportare, con un massimo di 86 tonnellate e non più di 108 tonnellate. Quasi tutte le nostre infrastrutture sono state costruite negli Anni Sessanta quando non si prevedevano delle masse e dei tonnellaggi così enormi.
Il secondo fronte su cui stiamo lavorando dal punto di vista normativa: i ponti di nessuno sono inaccettabili, viadotti e cavalcavia non sono di nessuno. Se aspettiamo che tutti gli enti preposti rispondano il tempo di attesa diventa infinito. I ponti diventeranno di proprietà e questo significa anche responsabilità”.

Come ha assicurato l'ingegnere che sta coordinando i lavori la chiusura massima del tratto della Statale 36 per la posa del nuovo ponte sarà “di massimo due giorni e due notti”.

"Quello che vareremo nei prossimi anni sarà il più grande piano infrastrutturale di manutenzione dell'esistente, perché il ponte Morandi ci insegna tante cose - sono state le parole del ministro riportate da LeccoToday- Ci sono strade statali chiuse dai magistrati perché ammalorate. Va bene andare a 300 all'ora, ma prima bisogna accertarsi che un ponte non cada in testa a chi sta andando a lavorare. Stanzieremo tutte le cifre necessarie. Nel contratto di programma Anas 2014/2020, che si aggiorna ogni anno, metteremo l'impronta del M5S e di questo Governo, dal 60 al 70% sarà rimodulato per la manutenzione dell'esistente: significa migliaia di piccoli cantieri sul territorio nazionale. Ci saranno tante imprese locali, come qui, che lavoreranno sulla manutenzione dell'ordinario che ci consenta di muoverci in sicurezza».

Il commento del consigliere regionale M5S Raffaele Erba

Ad accompagnare il Ministro Danilo Toninelli, questa mattina ad Annone, c'era il portavoce regionale del Movimento 5 Stelle Raffaele Erba. “Oggi ad Annone è stata importante la presenza del Ministro Danilo Toninelli per un sopralluogo sull’avanzamento dei lavori di ricostruzione del ponte crollato – sostiene il consigliere regionale - La messa sicurezza delle infrastrutture è una priorità del Governo del cambiamento. Il territorio del Lecchese ha già pagato un caro prezzo per la mancata manutenzione delle infrastrutture esistenti. Oggi dobbiamo focalizzare le risorse sulle infrastrutture esistenti e sul loro mantenimento in efficienza”.

Il commento dell'onorevole M5S Giovanni Currò

Presente anche Giovanni Currò, M5s: " In questa visita abbiamo avuto rassicurazioni circa l’apertura entro il 30 aprile. Devo però evidenziare il mio sgomento circa le continue domande sul TAV da parte della stampa -ha detto Currò- Nemmeno davanti all’evidenza di quando sia necessario stanziare fondi per la manutenzione delle nostre infrastrutture si riescie ad avere un'attenzione differente, che poi avvenga anche in un territorio per nulla interessato dal TAV questo la dice ancora più lunga. Andiamo avanti così, ai cittadini interessa usufruire di infrastrutture funzionali e non rischiare la propria vita ogni giorno!"

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