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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica Via Innocenzo XI

Ticosa, Svolta Civica per Como: "Rigettare la proposta De Santis dimostra l'incapacità di Landriscina di rilanciare la città"

Confesercenti invece applaude la giunta: "Bene un grande parcheggio nell'area di viale Innocenzo"

A volte sembra proprio che questa città fatichi a chiudere con il suo passato, che ami tenere aperte finestre con vista sui vecchi disastri. Quello della Ticosa è certamente uno degli scenari meno edificanti (in tutti i sensi) al quale periodicamente siamo costretti ad assistere. L'ultima visione, quella di De Santis, attraverso la sua creatura Officina Como, non ha avuto nemmeno il tempo di creare illusioni: neanche il tempo di un lampo ed è tornato il solito grigio. Di questo pomeriggio, il comunicato con cui Svolta Civica stigmatizza il niet della giunta Landriscina.

"È sconcertante - si legge nello scritto - il fatto che l’amministrazione riduca la visione del futuro della nostra città e delle sue nuove generazioni a un parcheggio, senza voler nemmeno approfondire, con la serietà che si dovrebbe a un simile tema, l’idea avanzata da Officina Como sul futuro dell’area Ticosa. Senza contare il fatto che, oltretutto, il progetto di Officina Como prevede per quel sito un grande parcheggio interrato, da circa mille posti. Rigettare la proposta di realizzare sull’area Ticosa un polo votato alla creatività dimostra, una volta più, la totale incapacità dell’amministrazione guidata da Mario Landriscina di cogliere occasioni importanti per rilanciare la città e pensare alle generazioni più giovani.

"L’area, strategica - prosegue il comunicato a firma Minghetti, Nessi, Traglio . per i prossimi 50 anni di Como, dovrebbe diventare motivo di attrazione di cultura, turismo, idee, lavoro. Ogni idea è perfettibile, ovviamente, ma rigettare senza il dovuto approfondimento l’ipotesi formulata da Officina Como di ospitare un HUB della creatività, inserito in un contesto verde, abitativo e di servizi, pare incomprensibile e miope. L’ipotesi sul tappeto va esattamente nella direzione di offrire nuove opportunità e nuove prospettive a Como e ai comaschi. Inoltre, presenta l’eccezionale vantaggio di essere un progetto finanziabile e realizzabile concretamente e potenzialmente in grado di attrarre nuovi investimenti importantissimi. È evidente che la maggioranza abbia rifiutato l’idea suggerita per mere questioni politiche, per non ammettere che altri offrono soluzioni che l’amministrazione non è in grado di dare. Ancora una volta, però, a perderci sono i comaschi. Non chi ha voluto dare un contributo serio, trasparente e lungimirante alla nostra città". 

Confesercenti vuole il parcheggio

Puntuale e come sempre di parere opposto, Confesercenti: ogni volta che vede parlesarsi l'ipotesi di un parcheggio si illumina come un albero di Natale.

"La scelta dell'amministrazione di Como di privilegiare la creazione in Ticosa di un grandissimo parcheggio a servizio della città ci trova assolutamente d'accordo: l'opera - afferma il presidente di Confesercenti Claudio Casartelli - è assolutamente necessaria e funzionale alla realizzazione di un'area per la sosta del medio e lungo periodo. Ciò non preclude la realizzazione anche di altri insediamenti abitativi, anche se a differenza della bozza presentata in questi giorni in Comune, il progetto sulla Ticosa ideato a suo tempo aveva il vantaggio di essere pensato per fare da traino per la riqualificazione dell'area di via Milano Alta e delle vie attigue: era punto prioritario il suo congiungimento con quest'area tramite il parziale interramento di via Grandi. Gli insediamenti conseguenti dovevano avere la prerogativa di costituire una continuità edilizia e non creare una diversità di tipologia con insediamenti universitari come nella bozza circolata in questi giorni. Pertanto, pur essendo difficile esprimere delle considerazioni precise non essendoci un progetto di carattere esecutivo, ci sentiamo di dire che l'insediamento universitario, se ritenuto qualificante e necessario, sia opportuno collocarlo in altra area, nell'ex San Martino per esempio".

"L'ipotesi di edifici residenziali (con una componente non preminente di housing sociale), differentemente da quella di edifici universitari e commerciali - aggiunge Casartelli - trova invece conforto nel mercato immobiliare cittadino, dove la richiesta di abitazione nella convalle è in continuo aumento anche in virtù del mutamento in atto in centro storico, dove i luoghi di residenza si stanno trasformando in luoghi a servizio del turismo. Al contrario l'offerta in periferia, come la zona di Camerlata, non incontra il favore delle aspettative di chi cerca casa. Per concludere, siamo totalmente contrari a nuovi insediamenti commerciali per i quali la zona offre molti spazi vuoti: occorrono politiche di indirizzo verso il loro recupero con stimoli che portino alla loro riapertura".

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