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Svolta Civica: "Como ai Comaschi non ha nulla da insegnare ai comaschi"

Il gruppo di minoranza si augura che l'assessore Galli stia scherzando sull'ipotesi di un accordo con l'esponente di Forza Nuova

Sull'ipotesi di accordo tra il Comune di Como (nella persona dell’assessore a Parchi e Giardini, Marco Galli) e il leader regionale di Forza Nuova, si sta inevitabilmente innescando una rovente polemica dai toni ancora cauti. Nel tardo pomeriggio è arrivato in redazione il comunicato di Svolta Civica per Como a firma Minghetti, Nessi, Traglio: "Senza dubbio sta scherzando l’assessore Galli quando afferma che, testuali parole: “Senza strumentalizzazioni e con la garanzia che l’eventuale iniziativa non abbia un fine politico, non avrei alcun problema a organizzare una giornata sensibilizzazione sulla cura del verde con Salvatore Ferrara e Como ai Comaschi”.
"Siamo certi - si legge ancora - stia scherzando per il semplice motivo che l’associazione Como ai Comaschi incarna di per sé finalità politiche, senza alcun bisogno di doverle dichiarare o nascondere.E si tratta di finalità politiche molto chiare e note, improntate all’intolleranza che lo stesso nome dell’associazione esplicita. Del resto, da parte di quel soggetto abbiamo avuto dimostrazioni chiarie della loro concezione prepotente del pensiero politico, con squallidi presidi anti immigrati e sceneggiate simili. Como ai Comaschi non ha alcun titolo per porsi quale interlocutore educativo di questa città, nemmeno quando si parla di semplice cura del verde".

Anche il Comitato Como Possibile Margherita Hack era intervenuto in mattinata sulla questione: "Riteniamo inaccettabile che un esponente istituzionale possa dare visibilità e legittimazione ad un movimento che si ispira a ideologie razziste, omofobe, autoritarie e violente (e che lo rivendica addirittura con orgoglio) che disprezzano i fondamenti della Costituzione italiana e che affondano le proprie radici nel momento più buio della storia del nostro Paese.  Dare visibilità ai neofascisti non è un esercizio di democrazia: come sosteneva Karl Popper, tollerare gli intolleranti è una minaccia per la natura di una società aperta e democratica. Dare visibilità a Forza Nuova vuol dire disprezzare i fondamenti della nostra Costituzione, la stessa che sindaco e assessori del comune di Como hanno giurato di rispettare".
"Le istituzioni democratiche - si legge ancora nella nota - devono essere in prima fila per tutelare la nostra democrazia repubblicana, smettendo di concedere spazi pubblici e soprattutto agibilità politica a formazioni di estrema destra: il valore costituzionale dell'antifascismo come limite preciso, deve essere un punto saldo per gli organi dello Stato. Chiediamo quindi con forza, in nome dell’antifascismo e della Resistenza che sono alla base della nostra Costituzione, che il Sindaco Landriscina si dissoci pubblicamente da tale iniziativa, scegliendo una volta per tutte da che parte stare: dalla parte della Costituzione nata dalla Resistenza e dall’antifascismo o da quella di chi quella Costituzione la ripudia e la spregia da sempre".

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