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Politica Cantù / Piazza Giuseppe Parini, 4

Sindaco di Cantù incompatibile, esposto del Codacons: "Basta spreco di denaro pubblico"

Secondo l'associazione la vicenda è già costata ai canturini 35mila euro

Sull'incompatibilità di Edgardo Arosio alla carica di sindaco di Cantù scende in campo anche il Codacons.
La vicenda è nota dall'estate scorsa: a un mese dalla sua elezione era emersa l'incompatibilità del sindaco a causa del fatto che ci fossero suoi parenti (nello specifico il fratello e la cognata) titolari di un appalto comunale. Non è bastato revocare quell'appalto per il trasporto e i servizi funebri. Il consorzio pompe funebri Zanfrini ha fatto ricorso al Tar e lo ha vinto. Dunque, non solo va ripristinato quell'appalto che risulta, per il momento, illegittimamente annullato, ma addirittura Arosio deve decadere. Ma lui non si arrende e ha deciso di andare davanti al Consiglio di Stato.

"La società Consorzio Canturino Pompe Funebri di Zanfrini Ornella & C. Snc -si legge nel comunicato del Codacons- impugnava avanti al Tar Lombardia gli atti amministrativi del comune ed il Tar stesso, con sentenza pubblicata il 9 febbraio 2018, accoglieva il ricorso annullando tutti gli atti amministrativi ad personam del Comune di Cantù: si legge in sentenza “Non risultano minimamente provate le ragioni di pubblico interesse con le quali il comune ha motivato l'annullamento dell'appalto", ed in un altro passo: "Appare arduo sostenere che la questione relativa alla figura del sindaco possa assurgere a mera occasione del procedimento di autotutela, trovando semmai in quest'ultimo la propria vera causa nella necessità di rimuovere la situazione di incompatibilità".

"Tutta questa vicenda -sostiene l'associazione- già è costata ai cittadini canturini 35mila euro più la condanna al pagamento delle spese liquidate dal Tar Lombardia. Quali altri costi a carico dei cittadini si dovranno ora affrontare per il giudizio davanti al Consiglio di Stato voluto e deliberato dalla Giunta? Il Codacons, Codacons Lombardia e Codacons Cantù chiedono che si metta fine allo spreco di denaro pubblico ed alle cause pagate con i soldi dei cittadini e l’allontamento dei dirigenti e funzionari che hanno avvallato e firmato atti amministrativi con palese sviamento di potere ed in palese violazione dei principi di buona amministrazione".

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