Sfiducia rinviata. Gli assessori Pdl rimettono le deleghe al sindaco
Colpo di scena. Il tanto atteso voto di sfiducia al sindaco di Como Stefano Bruni non è arrivato. Il consiglio di ieri sera si è concluso con un nulla di fatto. Infatti, visti i lunghi interventi l'aula si è trovata a decidere se andare a oltranza...
Colpo di scena. Il tanto atteso voto di sfiducia al sindaco di Como Stefano Bruni non è arrivato. Il consiglio di ieri sera si è concluso con un nulla di fatto. Infatti, visti i lunghi interventi l'aula si è trovata a decidere se andare a oltranza (cioè oltre la mezzanotte) oppure rinviare il tutto a lunedì. Il consigliere Alessandro Rapinese ha chiesto di votare l'oltranza: con 18 voti favorevoli e 23 contrari la oltranza è stata bocciata. In maggioranza solo Lionetti, Anzi, Frigerio e Bottone hano votato per andare a oltranza e farla finita nella stessa seduta. Così non è stato.
Ma la vera notizia è un'altra: alle 20, cioè prima del consiglio, gli assessori del Pdl hanno firmato un documento proposto dal sindaco in cui non solo gli danno piena fiducia ma rimettono a lui ogni decisione sul loro conto. E' insomma un consegnare nelle mani del primo cittadino il pieno potere su ogni delega. Da qui a lunedì il sindaco Bruni ha ancora margine per cercare di compattare la maggioranza e salvarsi definitivamente dalla sfiducia.