Fusione tra comuni: Cernobbio, Moltrasio e Carate dicono no
Approvata, invece, in Val d'Intelvi la nascita del nuovo paese
No alla fusione in un unico maxi comune.
I cittadini di Cernobbio, Moltrasio e Carate Urio hanno votato NO alla nascita di un nuovo grande paese che riunisse i tre comuni del lago.
Domenica 22 ottobre 2017, in concomitanza con il referendum regionale per l'autonomia, in provincia di Como i cittadini di 9 paesi sono andati alle urne anche per pronunciarsi sul progetto di fusione.
I residenti di Cernobbio, Moltrasio e Carate Urio, quelli di Albiolo, Rodero e Valmorea e quelli di San Fedele, Casasco e Castiglione d'Intelvi sono stati chiamati a esprimersi sul futuro del proprio comuni.
Cernobbio, Moltrasio e Carate Urio
A Cernobbio il NO ha raggiunto il 64,88%, il si solamente il 35,12.
L'affluenza è stata del 45,65%.
Ha prevalso il no anche negli altri due comuni del Lario interessati dalla fusione, ovvero Moltrasio e Carate Urio.
A Carate i NO sono stati 389, i SI 256.
"Il risultato è stato netto sui tre comuni - ha commentato il sindaco di Cernobbio Paolo Furgoni- è la volontà delle persone, vuol dire che i tempi non sono maturi sul nostro territorio per questo tipo di fusione. Ne prendo atto - ha continuato- anche se continuo a pensare che quella della fusione sia comunque la prospettiva per il futuro, è solo una questione di tempo. Se nel progetto ci fosse stata anche Maslianico avrebbe avuto un peso diverso".
San Fedele, Castiglione, Casasco
Si alla fusione, invece, in Val d'Intelvi, dove i cittadini di San Fedele, Castiglione e Casasco hanno approvato l'accorpamento in un unico maxi comune che si chiamerà Centro Valle Intelvi, come è stato deciso dalla maggioranza dei votanti.
A San Fedele su 830 votanti, i SI sono stati 683, i NO 145 (2 le schede bianche).
A Castiglione su 600 votanti, i SI sono stati 373, i NO 221(6 le schede bianche)
Albiolo, Rodero e Valmorea
Bocciata, di fatto, anche l'unificazione di Albiolo, Rodero e Valmorea, anche se il pronunciamento finale spetta alla Regione.
Hanno detto SI alla fusione i cittadini di Valmorea (711 schede per il si, 651 per il no) e di Rodero (su 658 votanti, i si sono stati 346, i no 309, 3 le schede bianche), NO quelli di Albiolo.
Le indicazioni di Regione Lombardia erano che per approvare la fusione dovesse prevalere il SI in tutti i comuni coinvolti nel progetto.
Adesso i risultati verranno proclamati dalla Corte d'Appello di Milano, poi la palla passerà alla Regione cui spetterà la decisione definitiva.