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Riapertura del passaggio a livello di Grandate, approvata la mozione in consiglio provinciale

Il documento era stato presentato dal consigliere provinciale Dario Lucca

E' stata approvata con 12 voti favorevoli e un astenuto la mozione presentata dal consigliere provinciale Dario Lucca per chiedere la riapertura del passaggio a livello della stazione di Grandate, chiuso nel giugno 2017.

La votazione martedì 30 ottobre 2018 nell'ultimo consiglio provinciale presieduto da Maria Rita Livio, in scadenza di mandato. Il 31 ottobre le votazioni per scegliere il nuovo presidente: qui i nomi dei candidati.

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La mozione, presentata lo scorso 20 settembre, partiva dalla considerazione che "tale chiusura ha provocato e provoca, soprattutto nelle ore di punta, uno scompiglio viabilistico in corrispondenza della Piana di Lazzago, a ridosso della Cintura urbana cittadina e nei pressi dell’entrata-uscita “Como Sud” della A9 di “Autostrade per l’Italia” oltre al mutato uso del territorio alla luce della nuova e futura grande distribuzione annunciata per il prossimo anno in via Cecilio e nelle aree limitrofe".

A ciò si aggiunge nella mozione il fatto che il "costo elevato del pedaggio sul tratto della tangenziale di Como nonché le difficoltà di pagamento con sistema “Free Flow”, hanno notevolmente scoraggiato l’utilizzo delle nuove infrastrutture viarie rendendo altresì inutili gli investimenti sostenuti senza migliorare la situazione viabilistica del nostro territorio".

Secondo il consigliere grandatese Lucca "a distanza di oltre un anno dalla soppressione del passaggio a livello di Grandate, i risultati visibili della sperimentazione possono essere tranquillamente dichiarati “fallimentari” con nuovi problemi viabilistici in tutta l’area di collegamento tra la Cintura e la Bassa Comasca (direttrici Nord-Sud ed Est-Ovest) con disservizi e ristagni di gas nocivi delle autovetture e degli autoarticolati in corrispondenza dell’area destinata al Campeggio Internazionale di Como e del confinante Centro Polisportivo Comunale di Grandate".

Da qui la richiesta alla Presidente della Provincia di Como di avviare l’iter tecnico per acquisire tutta la documentazione pregressa da comparare con i nuovi dati del monitoraggio dei nuovi flussi di traffico del comprensorio attorno alla Piana di Lazzago a ridosso della Strada Provinciale 35 dei Giovi e della “Briantea” ricadenti nei Comuni di Como, Grandate e Montano Lucino, "convinti che l’obiettivo viabilistico conseguito dopo quasi 18 anni dalla sottoscrizione degli accordi, è in evidente contrasto con l’attuale realtà del territorio e che non si concilia neppure con il pedaggio della Tangenziale Sud di Como di Pedemontana che non assorbe e sgrava quel traffico viabilistico presente in tutta l’area attorno alla Cintura di Como".

Nella mozione approvata si chiede anche alla Presidente di Villa Saporiti di farsi promotore di un tavolo istituzionale di confronto e di trattative con Fnm, Comuni di Como, Grandate, Montano Lucino e Casnate con Bernate e Società Autostrade per l’Italia per progettare e realizzare svincoli a livelli differenziali a ridosso della diramazione 35 della Provinciale dei Giovi (via Giuditta Pasta) nei pressi della rotonda dell’alambicco.

Infine, Lucca nella mozione chiede anche che per evitare ulteriori criticità sull'intera area "sarebbe opportuno accelerare e sostenere con il Comitato “No pedaggio per la Tangenziale di Como” presso Regione Lombardia l’iter di gratuità del tratto di Pedemontana tra Villa Guardia-Luisago e Casnate con Bernate-Como e, nelle more, di riaprire per il tempo necessario il passaggio a livello di Grandate visto che le opere di chiusura hanno riguardato la sola posa di new jersey a secco a ridosso delle barriere ferroviarie, quale sfogo naturale del traffico in attesa di avere una verifica dei maggiori flussi intervenuti dal 2002 alla data odierna". 

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