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Rapinese cacciato dall'aula, i vigili lo portano fuori

Alessandro Rapinese è stato cacciato dall'aula di Palazzo Cernezzi da Bruno Saldino che ieri sera sostituiva, in qualità di vicepresidente del consiglio comunale, il presidente Mario Pastore. Per costringere Rapinese ad abbandonare l'aula Saladino...

Alessandro Rapinese è stato cacciato dall'aula di Palazzo Cernezzi da Bruno Saldino che ieri sera sostituiva, in qualità di vicepresidente del consiglio comunale, il presidente Mario Pastore. Per costringere Rapinese ad abbandonare l'aula Saladino ha chiesto l'intervento dei vigili della polizia locale.

Sono stati momenti imbarazzanti non solo per Rapinese e per tutta l'aula, ma anche e soprattutto per i due vigili, i primi ad essersi trovati a dovere adempiere a una simile richiesta da parte di chi gestiscel'aula. Mai a Como prima d'ora si era assistito alla cacciata dall'aula di un consigliere comunale. Cosa è successo - Era in corso la discussione su un emendamento alla delibera sul recupero dell'ex albergo San Gottardo. Rapinese ha chiesto una sospensione "di 30 secondi" per visionare l'emendamento, ammettendo che era colpa sua se non lo aveva visionato prima, visto che l'emendamento era stato già consegnato a tutti i consiglieri in tempo utile. Il vicepresidente del consiglio comunale, Bruno Saladino (PD), non ha acconsentito alla sospensione, spiegando, appunto, che il consigliere aveva già avuto tutto il tempo per potere leggere il testo dell'emendamento. Rapinese ha quindi chiesto una sospensione "di un quarto d'ora per confrontarmi con il gruppo misto sull'emendamento". Anche in questo caso Saladino non ha acconsentito asserendo che non era facoltà di Rapinese di richiedere una riunione di gruppo, poiché mancava il capogruppo del gruppo misto (Vincenzo Sapere era assente). Apriti cielo. Rapinese ha chiesto in base quale norma del regolamento non poteva chiedere una riunione di gruppo. L'atmosfera si è scaldata. Rapinese ha dato dell'"ignorante" a Saladino, il quale lo ha richiamato formalmente e avvisandolo che al terzo richiamo lo avrebbe fatto espellere dall'aula dai vigili presenti in sala. Rapinese ha reiterato gli appellativi poco carini arrivando a dire "brutto ignorante". A quel punto Saldino ha chiesto ai vigili di allontanare il consigliere fuori dall'aula. Rapinese, però, è stato al suo posto per quasi dieci minuti: "Se volete portarmi fuori dovete usare le manette, io sto qui". Alla fine è stato condotto fuori dall'aula. Ma anche una volta fuori ha gridato ripetutamente "vergogna". Le reazioni - Una cosa del genere, a memoria dei consiglieri più anziani,non era mai successa. Mario Molteni (Lista per Como), Emanuele Lionetti (Autonomia Liberale) e Vittorio Mottola (PD) hanno preso le difese di Rapinese. Claudio Corengia (capogruppo Pdl), pur ammettendo che forse da parte di Saladino c'era stato un errore di interpretazione del regloamento del consiglio comunale, ha stigmatizzato il comportamento di Rapinese. Il sindaco Stefano Bruni ha dichiarato: "Saladino ha sbagliato a non concedere a Rapinese il tempo per visionare l'emendamento, ma lui ha sbagliato a rivolgersi al vicepresidente in quel modo. A quel punto Saladino aveva tutte le ragioni per chiedere di allontanarlo dall'aula".
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