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Campo da calcio, parcheggi e cultura: il progetto di Mario Molteni e Lista per Como per la Ticosa

Presentato al sindaco Landriscina il progetto per la rinascita dell'area dismessa: previste anche modifiche alla viabilità

Nuovo progetto per l'area ex Ticosa: è quello presentato martedì 5 febbraio 2019 dall'ex consigliere comunale Mario Molteni e dalla Lista civica Per Como alla stampa e al sindaco Mario Landriscina. "Cuore"  della proposta, un campo da calcio a 11 e un grande parcheggio. Previste anche modifiche alla viabilità dell'intera zona.

Un'idea, già anticipata nei mesi scorsi anche se con meno dettagli, che vuole essere spunto di riflessione per la città e l'amministrazione, cui aggiungere o togliere a seconda delle necessità.

Ticosa, il progetto di Molteni e Lista per Como

"Vogliamo aprire un dibattito in città sulla destinazione futura dell’area Ticosa - ha spiegato Molteni -senza partire dall'assunto che abbiamo ragione. Sono spunti di riflessione che consegniamo a sindaco e città e attraverso la condivisione vorremmo arrivare a dare una risposta utile alla città".

Un campo da calcio con annessa area dedicata allo sport, un grande parcheggio a raso cui può essere aggiunto (eventualmente) un autosilo per un totale di 1800 posti e un'area dedicata alla cultura dove c'è la Santarella. 

"Ci siamo chiesti - ha esordito Molteni-: questa città ha bisogno di cemento in quell’area oggi? Forse no.
La città chiede in primo luogo parcheggi, poi spazi verdi e in terzo luogo una sistemazione viabilistica da San Rocchetto a San Rocco. Per questo abbiamo elaborato, grazie all'architetto Francesco Boe, delle simulazioni per vedere cosa succede inserendo il comparto area sportiva verso San Rocco, il comparto area parcheggio e il comparto culturale nell’ex Santarella (confinante con l'università dell'Insubria)".

I parcheggi

"Già abbiamo visto - ha proseguito Molteni- che su quest'asse San Rocchetto-San Rocco qualcosa si sta muovendo anche dentro il comune con nuovi progetti che vanno in direzione di nuovi parcheggi: 400 all'ex scalo merci, nella zona del Gallio si parla di un autosilo con altri 300 posti, con il  parcheggio a raso in Ticosa ce ne starebbero altri 500-600. Poi in altre simulazioni abbiamo provato a inserire un autosilo come quello di via Auguadri (altri 750 posti).  E anche con l'autosilo verrebbe preservato il cannocchiale visivo su Sant’Abbondio. Oppure si può pensare di non fare consumo di suolo e lasciare il parcheggio a raso, in modo da lasciare l'area utilizzabile in modo che se tra 10 anni serve altro si possa utilizzare. O pensare una struttura metallica a doppio piano come quella di Tavernola. Contando che il fabbisogno cittadino di posti auto è stimato in 4mila parcheggi".

Il campo da calcio e l'area sportiva

Oltre al parcheggio, il progetto prevede un'ampia area sportiva che comprenderebbe (almeno secondo i primi spunti) un campo da calcio con spogliatorio, un'area multifunzione per altri sport (che possono essere basket e pallavolo, piuttosto che lo skate park di cui si parla da tempo) e tutto intorno un'area jogging di 500 metri lineari circa, anche con percorso vita.

La viabilità

Uno degli aspetti più interessanti e importanti è sicuramente quello viabilistico, visto il forte flusso di traffico che insiste su quella zona. 

"Qui si trova l'intersezione tra le due principali direttrici del traffico di attraversamento - si legge nel progetto- avente origine e destinazione esterna alla convalle, principale criticità individuata dagli strumenti urbanistici".

La proposta individua quindi la possibilità di fluidificare il traffico di attraversamento proprio in questo punto nevralgico urbano, eliminando i semafori esistenti tra via Grandi, viale Rosselli e viale Innocenzo, da un lato, e tra viale Innocenzo, via Gramsci e via Sant'Abbondio dall'altro (dove c'è la Questura).

La proposta prevede anche l'inversione dei seguenti sensi unici attuali: via Italia Libera e via Regina, nel solo tratto da via Abricci a via Sant'Abbondio. Inoltre si prevede il doppio senso in via Gramsci, nel solo tratto tra viale Innocenzo e via Italia Libera, e via Abricci.

Sulla base delle future definizioni esecutive di progetto, si prevedono gli accessi alla nuova area destinata a parcheggi, da viale Innocenzo, nel tratto posto tra via Sant'Abbondio e via Grandi, in direzione sud, mentre all'area destinata a verde attrezzato, l'accesso di servizio è previsto da via Grandi o da via Regina.

Prevista la realizzazione di due semi rotatorie, una all'inizio di via Grandi e l'altra in viale Innocenzo, all'altezza della Questura, che permetterebbero il cambio di direzione. Ipotizzato anche un attraversamento pedonale a raso (a meno di ulteriori risorse che potrebbero far ipotizzare un sovrappasso) in via Grandi, simile a quello già esistente poco più avanti davanti al Carrefour.

Da valutare, con questa nuova semirotatoria in via Grandi, la necessità della rotatoria in piazza San Rocco, di cui dovrebbe partire a breve la sperimentazione.

Il futuro della città

Ma il discorso Ticosa, secondo Molteni, va integrato in uno più ampio sul piano del traffico e dello sviluppo di aree cittadine oggi abbandonate, come la ex Danzas dove verrebbero ricavati altri 300-400 posti e i parcheggi di prossimità della ex Lechler e Albarelli.

"Questo discorso sulla Ticosa - ha spiegato Molteni- prelude all'idea di un bus navetta elettrico che collegherebbe la città agli altri parcheggi, sgravando il peso viabilistico del quadrilatero. Rimangono comunque dei punti salienti in città che sono ex orfanotrofio, caserma de Cristoforis, lo spazio in cui ha sede il comando di polizia locale in viale Innocenzo cui andrà messa mano. Alcuni uffici andrebbero raggruppati in altri luoghi e si libererebbe anche quell’area. E poi l'ex carcere di San Donnino e il San Martino. Noi abbiamo pensato il progetto della Ticosa non fine a se stesso - ha proseguito l'ex consigliere- bisogna pensare a tutta la città, a 360 gradi".

Presente alla conferenza stampa anche l'avvocato Mario Lavatelli di Acus (Associazione Civica Utenti della Strada) sempre in prima linea sui temi viabilistici, come quelli relativi a via Milano Alta: "Lo strumento complessivo - ha puntualizzato- è il documento di piano scaduto da 10 anni. Qual è la prospettiva di Como futura? Bisogna porre mano al documento di piano di cui l’amministrazione deve dotarsi per la sua idea di città. È lì che si misura la volontà dell’amministrazione e il futuro di Como".

Il sindaco di Como, Mario Landriscina, ha chiesto precisazioni sula necessità di un campo di calcio in quell'area. La risposta è arrivata da Enrico Bello, presidente di Asd Libertas: "È un'esigenza di più realtà, di associazioni sportive e di genitori. Per fare sport oggi si deve andare fuori città, la convalle non ha a disposizione queste possibilità di strutture e non solo calcistiche, anche multifunzione. C’è un'esigenza che va anche verso la necessità di evitare il ricorso all'auto, perché la gente per spostarsi fa traffico. C’è anche l'esigenza di promozione dello sport - ha continuato Bello- il riuscire a contrastare il fenomeno dell’abbandono con la possibilità di ridurre i tempi di accesso alle strutture, pensando in grande. Può essere anche una struttura legata a eventi di un certo tipo. Oggi abbiamo strutture sportive in crisi, crearne una che serva una buona parte della città ci consente di non prendere l’auto. Proporre qualcosa che sia d’aiuto a tutti".

I costi

Il gruppo ha fatto una stima dei costi per l'area sportiva, conteggiati in circa un milione di euro che coprirebbe la realizzazione ma anche il costo dell’omologazione ai canoni UEFA, l'illuminazione, la recinzione, l'impianto di irrigazione, a secondo dal tipo di utilizzo che si intende fare, se professionistico o dilettantistico.

Il commento del sindaco di Como

Landriscina si è espresso positivamente sulla presenza di "un gruppo, persone e competenze che abbiano voglia di partecipare e portare idee e soluzioni percorribili".

"E' un progetto "leggero" per l'impatto con la città e mi piace il fatto che lasci possibilità di sviluppo successive. Mi intriga il ragionamento complessivo. Le riflessioni le stiamo facendo. Con questo e l’altro progetto già presentato (quello avanzato da De Santis per un hub della creatività con un secondo studio che verrà presto presentato in biblioteca) c’è un contributo e si apre una bella discussione. È bello che ci siano idee. Sulla Santarella - ha proseguito il sindaco -ci sono ipotesi che vanno tutte nella stessa direzione, qualcosa che rappresenti un legame con mondo cultura e università. Anche l’altro progetto va su quella logica. Poi bisogna fare i conti con i "danè". Vediamo se salta fuori ancora qualcosa, anche l’amministrazione sta pensando a qualche idea. Proviamo, è un bell’incentivo a mettere in moto la discussione in città. Già quasta è una vittoria, aver portato l’idea".

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