rotate-mobile
Politica

Politeama, Landriscina: "Non toglietemi anche i sogni"

Il Conservatorio di Como crede nel recupero del teatro ma la strada è lunga e in salita

Quasi evocando un nostro editoriale dello scorso dicembre, il sindaco di Como, Mario Landriscina, sulla questione Politeama sta cercando di il consenso e il supporto più ampio, senza vincoli di bandiera: "Deve essere una battaglia di tutti, nell'interesse della cultura e della città, il teatro merita grande attenzione. Sarà un cammino impegnativo e voglio capire chi ha voglia di essere protagonista insieme alle istituzioni".
Di sicuro, al momento, esiste un concreto interessamento del Conservatorio Verdi di Como, il quale, attraverso il suo presidente Enzo Fiano, ha bussato alla porta del primo cittadino con una proposta che almeno sulla carta è sicuramente affascinante: "Il Conservatorio - ha detto Fiano - non ha spazi sufficienti per svolgere le proprie attività e per ospitare un numero di studenti sempre in aumento ma che dobbiamo spesso respingere. Io sono di Milano e ho scoperto il Politeama solo quando ho visto il film con Valeria Bruni Tedeschi (Il capitale umano di Virzì, ndr). Quando sono diventato presidente del Conservatorio ho pensato che quel teatro avrebbe potuto essere un luogo meraviglioso per ospitare alcune delle nostre attività, tornando così ad essere anche un punto di riferimento per la città".
Come? L'operazione si può riassumere così: reperire entro un anno le risorse necessarie per restaurarlo, avviare e terminare i lavori in un paio d'anni, gestirlo in comodato d'uso su concessione del Comune di Como, proprietario di poco più dell'80% delle quote del Politeama. Se sulla carta sembra tutto meraviglioso - se non altro lo è l'idea che la destinazione d'uso dell'immobile è e resterà comunque di tipo culturale - qualche dubbio sulla fattibilità dell'operazione non può non venire a galla: innanzitutto bisognerà capire, nonostante l'entusiasmo e la sicurezza ostentati dai vertici del Conservatorio, come reperire gli almeno 4 milioni di euro che servono per gli interventi di ripristino, i meno possibilisti dicono che ce ne vogliono almeno il doppio; ammesso che si trovino, restano poi aperti alcuni aspetti di ordine amministrativo: servirà un appalto per consegnare, seppure in comodato d'us, il Politeama a Conservatorio? La società privata, attualmente in liquidazione, che detiene il restante quasi 20% delle quote del Politeama che ruolo avrà? Non solo, perchè già in conferenza stampa, una parte della minoranza del consiglio comunale, in particolare gli esponenti della lista Rapinese, hanno espresso in più riprese diversi dubbi sulla questione, lamentando soprattutto la mancanza di una precedente discussione sia in consiglio sia in commissione. 
Quando il consigliere  Fulvio Anzaldo ha cercato di spegnere il momento onirico, sollevando una serie di criticità , il Landriscina, che per tutta la conferenza stampa ha cercato con diplomazia la complicità di tutti - non escudendo tra l'altro la possibità di valutare altre proposte, nel caso dovessero arrivare - pur conservando ancora il sorriso, ha sbottato: "Non toglietemi anche i sogni". Resterà solo un sogno di un mattino di mezza primavera? Il Conservatorio e il sindaco sono convinti di no. 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Politeama, Landriscina: "Non toglietemi anche i sogni"

QuiComo è in caricamento