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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Il centrosinistra di Como rivendica la super pista ciclabile

"Studiata e voluta dall'ex assessore Gerosa"

Il centrosinistra di Como rivendica la paternità della maxi pista ciclabile denominata "dorsale dei pellegrini" il cui progetto definitivo è stato da poco approvato dalla giunta del sindaco Mario Landriscina. Il progetto, in effetti, si configura come rivoluzionario per la viabilità e la mobilità cittadina, soprattutto in virtù del fatto che la sua realizzazione non dovrebbe causare stravolgimenti alle attuali arterie cittadine ma semplicemente agevolare la mobilità su bici. Insomma, ecco dove sta, se vogliamo, la vera rivoluzione: chilometri di pista ciclabile senza sopprimere (o quasi) parcheggi per auto e senza interferire la viabilità ordinaria degli altri veicoli.

Un progetto che sta riscuotendo il favore e il gradimento della cittadinanza e di questo ne sono consapevoli anche i gruppi politici di ogni colore. In particolare il centrosinistra ha voluto esprimere la propria soddisfazione senza rinunciare ad alcune precisazioni attraverso un comunicato stampa.

“Esprimiamo enorme soddisfazione per l’approvazione, da parte dell’attuale giunta comunale, della prima parte del grande progetto di pista ciclabile, denominata Dorsale dei pellegrini studiata e voluta dall’ex assessore alla Mobilità Daniela Gerosa e sostenuta da tutta l’amministrazione comunale e in primis dall’ex sindaco Mario Lucini”, commentano Stefano Fanetti, Patrizia Lissi e Gabriele Guarisco, consiglieri comunali del Pd.
"Proprio dalla precedente amministrazione di centrosinistra - precisano i tre consiglieri - è nata e si è sviluppata l’idea di 12 chilometri di pista ciclabile che collegherà Como da nord a sud, passando per le stazioni ferroviarie e per il centro storico.

“Era uno dei fiori all’occhiello della giunta Lucini, per il quale un anno fa erano stati ottenuti già oltre 1 milione di euro di finanziamenti – continuano –. Vogliamo anche ricordare che, complessivamente, il progetto è da 2,7 milioni di euro, di cui 1,5 di fondi europei già concessi, veicolati da Regione Lombardia, appunto, per una rete di piste ciclabili continua e sicura di 32 chilometri, con 17 stazioni bike sharing ubicate nella zona pianeggiante di convalle, una velostazione protetta e video sorvegliata presso la stazione di Como Borghi, per altro già in funzione, con 90 posti bici, espandibili a 120, e altri depositi nei nodi intermodali, che sarebbe bello un giorno vedere realizzata completamente”.

Infine, una considerazione spontanea per Fanetti, Lissi e Guarisco: “Ancora una volta, la nuova Giunta incassa i risultati dell’ottimo lavoro fatto da Mario Lucini e dalla sua squadra. Chissà quando cominceranno a lavorare davvero i nuovi amministratori…”.

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