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Forza Nuova, festa della famiglia "contro i gay" a Laglio: scatta la petizione contro l'omofobia

Polemica sull'iniziativa del 22 giugno: raccolta firme su Change.org dell'Osservatorio Democratico sulle nuove destre per chiedere di vietarla

Infuria la polemica sul "Family Day" organizzato da Forza Nuova a Laglio per sabato 22 giugno 2019. 
Dopo l'annuncio della manifestazione da parte dei consiglieri comunali forzanovisti del comune del Lario, famoso soprattutto per la residenza di George Clooney a Villa Oleandra, ecco la petizione lanciata su Change.org dall'Osservatorio Democratico sulle nuove destre.

La "Giornata della Famiglia"

Come si legge sul post pubblicato sulla pagina facebook di Forza Nuova Lario, la manifestazone è stata indetta " in difesa della famiglia tradizionale. In risposta allo svilimento della stessa con il dilagante e penoso spettacolo dei gay pride in tutta Italia di queste settimane, pagliacciate organizzate, volute e promosse da amministrazioni locali decadenti e sorde".

"Ogni bambino - prosegue il post- ha il diritto di nascere e crescere con una mamma e un papà, tutto il resto non è contemplato dal diritto né tanto meno dalla natura, ma artificio speculativo di ricche organizzazioni lgbt mondiali, che con la loro teoria gender cercano di distruggere ciò che Dio ha voluto".

La petizione su Change

Alla manifestazione risponde una petizione lanciata lunedì 10 giugno 2019 su Change.org dall'Osservatorio democratico sulle nuove destre per chiedere al sindaco di Laglio e al Prefetto di Como di vietare la Giornata della Famiglia.

Qui il testo della petizione

Chiediamo al Sindaco di Laglio e al Prefetto di Como di vietare la cosiddetta Giornata della Famiglia: “Contro gay pride, Lgbt e gender” organizzata a Laglio (CO) dal partito neofascista Forza Nuova.

È vergognoso che organizzazioni come questa non solo non siano ancora state sciolte ma vedano addirittura loro esponenti seduti nei banchi del consiglio comunale. Ancora più grave è il fatto che vengano concesse ed autorizzate simili iniziative che diffondono odio, intolleranza, omofobia e discriminazioni in un momento storico dove le aggressioni mosse da questo tipo di idee aumentano in maniera vorticosa anche nella nostra provincia.

Se poi aggiungiamo che presenteranno il tutto con una conferenza che si terrà in una sala istituzionale c'è da rabbrividire. Ci appelliamo alle autorità preposte perché ritirino le concessioni.

Il fascismo non è un'oppinione come le altre ma un crimine contro l'umanità e la negazione totale dello Stato di Diritto. Nessuno spazio pubblico tantomeno se istituzionale venga concesso per iniziative che incitano all'odio e all'intolleranza. Chiediamo a Sindaco e Prefetto di intervenire e di vietare questa iniziativa.

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