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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Rivoluzione parcheggi a Como e polemiche, rabbia del Pd: "Giunta prima approva, poi smentisce"

I consiglieri comunali Pd sulla delibera proposta dall'assessore Bella: "La Giunta si prenda la responsabilità delle scelte"

Non si placano le polemiche sulle nuove regole sperimentali pei i parcheggi a Como che prevedono modifiche di tariffe e modalità di sosta nell'area vicina al centro storico.

Una delibera di giunta proposta dall'assessore comunale di Como Vincenzo Bella che in queste ore sta scatenando un putiferio politico.
Nei giorni scorsi si era levata la voce della Dc tramite il suo referente provinciale Luigi Bottone, martedì 22 gennaio 2019 è stata la volta del Pd che in una nota ufficiale ironizza: "In Giunta comunale siamo al paradosso: approvano delibere ben precise e poi gli stessi assessori le smentiscono. Per la serie, ‘io non c’ero e se c’ero dormivo’ - scrivono i rappesentanti del Partito Democratico- Ma gli atti parlano”.

“L’assessore Locatelli si giustifica con il libretto delle assenze- scrivono i consiglieri comunali del Pd - Negretti e Butti sostengono che il provvedimento sia stato approvato a loro insaputa: benone! Speriamo non sia sempre così. Oppure, peggio ancora, parlano di ‘refuso’, che significa un errore di battitura. Alla faccia della tastiera del computer! E il sindaco? Come al solito fischietta guardando in alto”.

Ma Stefano Fanetti, Patrizia Lissi e Gabriele Guarisco fanno presente che mai come nel caso di un’amministrazione comunale carta canta: “La delibera di Giunta numero 500 del 6 dicembre scorso dice chiaramente che gli assenti erano la vicesindaco Locatelli e gli assessori Caldara e Rossotti, che i voti sono stati espressi all’unanimità e che verrà attuata in via sperimentale, per un periodo di sei mesi, la regolamentazione della sosta, consentendo un tempo massimo di stazionamento pari a 2 ore, previo inserimento del numero di targa nel parcometro, che non potrà ripetersi nell’arco della giornata, in viale Lecco, piazza Verdi, via Manzoni, via Ugo Foscolo, largo Leopardi, lungo Lario Trieste, viale Varese”.

Non solo: i consiglieri Pd sottolineano anche che “loro stessi, il 30 agosto scorso, hanno approvato l'indirizzo operativo 247 sulle ‘Disposizioni in ordine alla predisposizione dell’ordine del giorno della Giunta comunale’ nelle quali si dice che a partire dal 1 ottobre le pratiche per le quali viene chiesta l’iscrizione all’ordine del giorno della Giunta saranno supportate da adeguata istruttoria tecnico-amministrativa e da maggiore condivisione politica, e che a tal fine saranno messe a disposizione degli assessori con adeguato anticipo rispetto alla seduta di prevista trattazione. Quindi, da quella data vengono trasmesse alla Segreteria generale di regola entro il lunedì antecedente alla seduta di prevista trattazione, solitamente il giovedì pomeriggio. Fatta eccezione per quelle di particolare complessità, tra cui, ad esempio, le proposte di deliberazione consiliare, rispetto alle quali il termine retrocede al mercoledì della settimana precedente”.

Insomma, chiosa il segretario cittadino Tommaso Legnani, “i componenti della squadra di Mario Landriscina non hanno scuse: prendono decisioni politiche che indispettiscono chiunque, cittadini e operatori, e poi inventano storielle risibili per scaricarsi di dosso la colpa della scelta. Invece, si assumano le loro responsabilità: credono di aver fatto bene? Vadano avanti per la loro strada. Saranno gli elettori a decidere, a tempo debito, del loro operato”.

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