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Politica Viale Lorenzo Spallino, 1

Un bivacco solidale per i senzatetto rimasti senza colazione

In programma l'antivigilia a San Francesco. Como senza Frontiere chiede al sindaco di ritirare l'ordinanza

Un "bivacco solidale" per manifestare contro l'ordinanza anti-accattonaggio firmata dal sindaco di Como e chiederne il ritiro.
Lo ha organizzato per sabato 23 dicembre 2017 Como senza Frontiere, la rete lariana che si occupa principalmente di migranti, balzata alla ribalta delle cronache nazionali perchè oggetto del blitz skinheads durante la sua assemblea pubblica dello scorso 28 novembre. In segno di solidarietà per quei fatti il 9 dicembre il Pd ha organizzato in città la manifestazione nazionale "E' questo il fiore" cui hanno partecipato ministri e leader politici, tra cui Matteo Renzi e Laura Boldrini.
Non si placano le polemiche a Como dopo che a un gruppo di volontari domenica 17 dicembre 2017 è stato vietato dalla polizia locale di distribuire le colazioni ai senzatetto che dormono sotto il porticato della ex chiesa di San Francesco.
La zona di viale Spallino, infatti, rientra tra quelle segnalate nell'ormai nota ordinanza anti-accattonaggio firmata dal sindaco Mario Landriscina per combattere il degrado e riportare il decoro in centro città. Nel primo weekend di applicazione dell'ordinanza sono stati 10 i mendicanti multati.
​La misura vieta, tra le altre cose, anche di bivaccare in alcune zone, tra cui San Francesco, ritrovo "storico" dei clochard comaschi.
Una decisione, quella di vietare la distribuzione delle colazioni, che non è andata giù all'associazione Como senza Frontiere che ha deciso di organizzare una manifestazione, anzi "un bivacco solidale contro chi affama i poveri". E chiede al sindaco Landriscina di ritirare l'ordinanza.
Appuntamento sabato 23 dicembre alle 10 proprio davanti all’ex chiesa San Francesco, da cui nel frattempo i volontari del Gruppo Colazioni si sono spostati, trasferendo il punto distribuzione a Sant'Orsola. 
Di seguito il testo del comunicato di Como senza Frontiere

È necessario riscattare la rispettabilità e la reputazione della città di Como ferita dall’ordinanza del sindaco Landriscina che colpisce i poveri della città impedendo loro non solo di essere nel centro ma addirittura di essere sfamati dai volontari e dalle volontarie che di loro si occupano viste le mancanze e l’incapacità delle istituzioni.
Che vergogna essere additati nuovamente nella stampa nazionale e internazionale a città dei Balocchi ma senza carità e solidarietà a causa di un provvedimento violento perché attacca i più deboli, ingiusto perché pensa solo alla città delle vetrine e non a quella delle persone, inutile perché commina sanzioni economiche inesigibili da persone disperatamente povere, devastante perché mina alla radice la storia e la rispettabilità civile di una città da secoli accogliente. A una città capace di apertura e di solidarietà si vuole sostituire definitivamente quella fondata sulla discriminazione per censo.

Chiediamo all’intero Consiglio comunale della città, alle forze politiche, a quelle sindacali, al Terzo settore e a tutti i cittadini e le cittadine di condannare l’ordinanza contro i poveri e di ristabilire la giustizia e la legalità in città e di partecipare alle iniziative che la contrastano.

"Il sindaco ritiri l'ordinanza"

Chiediamo al sindaco di Como Mario Landriscina di ritirare l’ordinanza contro i poveri e di ripristinare la legalità turbata da qual provvedimento ingiusto e disumano.

Chiediamo al sindaco di Como di restituire il corpo dei Vigili urbani, impropriamente costretto dall’ordinanza a svolgere rastrellamenti dei poveri in città, ai suoi compiti di custodi del territorio e di presenza autorevole perché interprete delle norme, delle leggi e della giustizia.

Per manifestare la reale sensibilità umana della città di Como, la sue cultura millenaria e civile, invitiamo tutte e tutti a partecipare sabato 23 dicembre alle 10 avanti all’ex chiesa San Francesco in largo Lorenzo Spallino 1 a Como al Bivacco solidale, nello stesso luogo dove domenica 17 dicembre, tradendo lo spirito setsso del Natale, è stato impedito dai Vigili urbani, con un atto inqualificabile, ai volontari e alle volontarie di dare cibo a chi ha fame.
Como senza frontiere aderisce e parteciperà anche a tutte le altre iniziative nonviolente e solidali che saranno animate in città contro l'ordinanza anti poveri.

Como senza frontiere

Le parole di Annamaria Francescato

"Riteniamo che l’ordinanza sia vergognosa e ingiusta - commenta la portavoce di Como senza Frontiere Annamaria Francescato- considerando che Como è una città molto ricca. È indecoroso che il sindaco non abbia pensato a una soluzione per i senzatetto. Noi vogliamo manifestare vicinanza a queste persone. Nessuno si aspettava questo gesto - ha proseguito- vorrei vedere che il sindaco stesse senza colazione fino al 10 gennaio! E' stata una cosa ingiusta, ignobile e disumana".

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