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La lista di Vierchowod ancora senza sostenitori ufficiali

Como. I nomi non ci sono ancora e bisognerà pazientare fino a Natale. E se è pur vero che le elezioni saranno soltanto l’anno prossimo, resta difficile non azzardare previsioni. Lunedì sera,  nei locali del cine-teatro di via Lissi, si è tenuto il...

Como. I nomi non ci sono ancora e bisognerà pazientare fino a Natale. E se è pur vero che le elezioni saranno soltanto l’anno prossimo, resta difficile non azzardare previsioni. Lunedì sera, nei locali del cine-teatro di via Lissi, si è tenuto il terzo incontro del movimento “Il faro per Como”, capitanato dall’ex calciatore Pietro Vierchowod. Il movimento nasce con lo scopo di fare politica attiva e di far sentire la propria voce durante la prossima campagna elettorale. Eppure non è ancora stato presentato in maniera ufficiale, sottoforma di lista civica in gara per le prossime politiche. Il nome di Vierchowod, nonostante la riserva, resta l’unico papabile per ambire alla poltrona di primo cittadino. Pare che ormai non sia un segreto per nessuno. Restano ancora oggi misteriosi, invece, i nomi dei possibili componenti della lista. Durante l’incontro di lunedì sera, però, sono intervenuti a sostegno del progetto di Vierchowod, alcuni professionisti che fanno sicuramente parte dell’entourage del movimento, ma che momentaneamente vengono definiti soltanto come “tecnici” (sono intervenuti l'architetto Tettamanti e il dottor Pippo Floris).

Vierchowod ha voluto approfittare dell’occasione per presentare alcuni punti del programma che intende portare avanti. Si tratta soltanto di una bozza che di volta in volta verrà migliorata grazie all’apporto diretto dei cittadini. L’idea portante del movimento è quella di riportare Como agli antichi fasti, perché secondo Vierchowod la città ha perso lo smalto che la contraddistingueva. Ritrovare dunque un piano turistico e culturale ben definito che valorizzi il patrimonio urbano, mettere un freno alla cementificazione selvaggia, riqualificare le aree abbandonate a se stesse, donare maggiori risorse a chiunque operi nell’ambito del sociale. "Ci sono già delle figure professionali che hanno dato la loro piena disponibilità", ha dichiarato Vierchowod: "Il progetto è ambizioso proprio perché parte dal basso. Questo è quello che ci contraddistingue".

Irene Savasta

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