Municipio di Como, addio ai preziosi e pesanti lampadari in vetro di Murano
Da metà gennaio al via i lavori al soffitto pericolante della sala consiliare dopo il cedimento di settembre
Sono stati programmati e inizieranno a metà gennaio 2018 i lavori nella sala del consiglio comunale di Como, dove lo scorso 18 settembre era crollata una trave del soffitto, causando l'inagibilità della sala e costringendo anche all'annullamento di alcune sedute del consiglio.
In seguito alle verifiche necessarie e alla progettazione, Palazzo Cernezzi fa sapere che sono stati programmati gli interventi.
Tra i cambiamenti più significativi, l'addio per sempre ai lampadari in vetro di Murano che troneggiavano nell'aula.
Oltre al ripristino del controsoffito che ha ceduto, approfittando dei lavori in corso l'amministrazione ha optato per effettuare alcuni interventi aggiuntivi ottimizzando tempi e risorse, come sterilizzare le pareti in tessuto, riverniciare le parti in legno, rimuovere la moquette, lucidare il pavimento e riordinare i cavi.
I tempi e i costi
L'avvio è previsto da metà gennaio con le lavorazioni al sottotetto, seguiranno il restauro e il consolidamento del controsoffitto a cassonetti di legno fino alla fine di marzo.
In aprile è prevista la rimozione della moquette con il restauro e consolidamento del pavimento sottostante, a maggio sarà adeguato l'impianto elettrico e saranno riordinati i cavi inserendoli sotto al parquet.
L'ultima fase, sempre a maggio, prevede l'installazione del nuovo impianto di illuminazione con corpi illuminanti che dovranno essere scelti con la Sovrintendenza.
Non torneranno i vecchi lampadari in vetro di Murano che in precedenza con il loro peso hanno causato il cedimento del controsoffitto; il nuovo sistema piuttosto dovrà garantire illuminazione regolare sui banchi del Consiglio.
In definitiva la sala consiliare dovrebbe essere riportata al suo aspetto originale all'inizio del secolo scorso. Sulla questione era intervenuta anche la Sovrintendenza per vigilare sulle varie fasi di ispezione.
Gli interventi dovrebbero terminare entro giugno 2018.
I costi, comprensivi di adeguamento dei sistemi informatici e di amplificazione, non dovrebbero superare i 200mila euro.