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L’assessore Stefano Molinari è stato sfiduciato

L'assessore alle Strade di Como, Stefano Molinari, è stato sfiduciato. La votazione si è svolta a scrutinio segreto. Hanno votato a favore della mozione di sfiducia presentata dal consigliere Donato Supino (Prc) ben 24 consiglieri su 34 presenti...

L'assessore alle Strade di Como, Stefano Molinari, è stato sfiduciato. La votazione si è svolta a scrutinio segreto. Hanno votato a favore della mozione di sfiducia presentata dal consigliere Donato Supino (Prc) ben 24 consiglieri su 34 presenti (contrari 9, astenuti 1). Molinari nel commento a caldo ha detto che era “abbastanza preparato” a questo risultato. Ora non solo nell'opposizione ma anche in maggioranza c'è chi vorrebbe che rassegnasse le dimissioni, ma Molinari ha dichiarato: “Aspetto di parlarne con il sindaco”. Il primo cittadino di Como, Stefano Bruni, non era in aula perché al momento si trova in vacanza.

Il voto - consiglieri di maggioranza che hanno sfiduciato Molinari sono almeno 12. Facciamo due conti: sui banchi dell'opposizione al momento del voto sedevano 12 consiglieri, ma è probabile, dalle indiscrezioni che abbiamo appreso, che in minoranza qualcuno possa avere votato contro la mozione e cioè che desiderasse “salvare” Molinari. Probabile che anche l'unico astenuto sieda tra i banchi dell'opposizione.

La mozione – Il testo della mozione presentata da Supino prende le mosse dalla gestione – ritenuta disastrosa – dell'emergenza neve nel mese dello scorso dicembre, quando si sono verificate due importanti nevicate che hanno mandato nel caos la città di Como. Ma la questione, sulla quale si è discusso molto in aula e sulla quale più di un consigliere di opposizione si è soffermato, riguarda le affermazioni e dichiarazioni che Molinari fece in aula quando era ancora consigliere comunale ed era assessore, al posto suo, Fulvio Caradonna. Molinari, hanno ricordato per esempio Supino e Vincenzo Sapere (Gruppo misto) tuonò contro Caradonna che allora (era l'ottobre 2009) era finito al centro di violente polemiche per la vicenda del muro del lungolago. Molinari era arrivato ad invitare la maggioranza a dimettersi. “Ma poi – ha affermato Supino – una volta che è diventato assessore ha cambiato atteggiamento, perché tanto ormai aveva ottenuto quello che voleva, cioè la poltrona di assessore. Questo non è corretto nei confronti della città”.

I commenti – Tra i pochi consiglieri di maggioranza che per ora hanno rilasciato dichiarazioni c'è Claudio Corengia (Pdl): “Il risultato di questa votazione richiede una riflessione”. Francesco Pettignano (Pdl) si è limitato ad affermare: “Sono d'accordo con quello che ha detto Corengia”.

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