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La maggioranza dà fiducia al sindaco: riequilibrio di bilancio approvato all’uanimità

Tecnicamente era una semplice delibera per l'approvazione del riequilibrio di bilancio, ma nei fatti aveva valore di mozione di sfiducia (o fiducia, a seconda di come la si guardi). Ieri la maggioranza di centro destra che sostiene il sindaco...

Tecnicamente era una semplice delibera per l'approvazione del riequilibrio di bilancio, ma nei fatti aveva valore di mozione di sfiducia (o fiducia, a seconda di come la si guardi). Ieri la maggioranza di centro destra che sostiene il sindaco Stefano Bruni ha votato pressoché compatta a favore del documento. Se fosse stato bocciato probabilmente l'amministrazione Bruni sarebbe caduta. In caso non fosse stato votato e approvato entro il 30 settembre, invece, il prefetto avrebbe dovuto commissariare l'amministrazione. Ma niente di questo è successo. Nonostante i malumori all'interno del Pdl: da svariati giorni si parla di consiglieri che strizzano l'occhio al neonato gruppo di Gianfranco Fini, Futuro e Libertà. Addirittura la settimana scorsa alcuni consiglieri, tra i quali Pasquale Buono, Arturo Arcellaschi e il presidente del consiglio Mario Pastore erano usciti dall'aula sul voto per la variazione di bilancio.

Questa volta non è successo niente di tutto questo. Solo Emanuele Lionetti e Luigi Bottone (ex leghista il primo, ex Udc il secondo) si sono astenuti. Assente Carlo Ghirri. L'opposizione ha votato contro.

Il consigliere Claudio Corengia, prima del voto, è intervenuto per fare alcune precisazioni evidentemente rivolte al sindaco Bruni e a quanti hanno accusato lui (e soprattutto altri 9 consiglieri di maggioranza molti dei quali di area liberal) di rallentare l'attività del consiglio in segno di malcontento (o addirittura in segno di "minaccia" politica) per far pagare a Bruni il fatto che a nessuno dei loro uomini è stato affidato un incarico importante nelle partecipate. Guarda su QuiComo il video dell'intervento di Corengia.

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