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Parla il giostraio che ha minacciato il sindaco: "Chiedo scusa a lui e alla sua famiglia, ma mi sono sentito umiliato"

L'uomo si dice dispiaciuto e spiega: "Mi sento inerme e non so cosa rispondere ai miei figli"

Uno degli autori delle minacce al sindaco Alessandro Rapinese ha scelto di chiedere pubblicamente scusa e lo fa con una lettera inviata alla redazione di QuiComo con la quale spiega i sentimenti e le angosce che lo hanno portato a sbagliare. L'uomo è uno dei giostrai del luna park che quest'anno non potranno installare la propria attrazione per il periodo pasquale a causa del noto provvedimento della giunta Rapinese che ha ridotto l'area destinata alle giostre da 20mila a 5mila metri quadrati. Il giostraio ha anche detto a QuiComo che provvederà a scusarsi personalmente con il sindaco.

Sono un esercente spettacoli viaggianti  "giostraio ". Sono l'autore delle due minaccie al sindaco, precisamente "infame per te solo le lame " e " ti manderò all ospedale ". Riconosco il fatto di aver sbagliato totalmente, ma in quel momento vedendo la diretta del sindaco (su Etv, ndr) e vedendo negato il lavoro a 60 famiglie nonostante l'area sia completamente vuota, mi sono sentito umiliato e indifeso. Mi chiedevo che risposta dare ai miei figli di 7 e 3 anni i quali mi dicevano "papà quando torniamo a Como?", oppure "papà tornerò nella stessa classe dello scorso anno?". Purtroppo anche se il nostro lavoro si ferma per un mese le spese rimangono ugualmente invariate, tasse, Inps, luce. E soprattutto non sappiamo dove fermarci con le nostre abitazioni "roulotte". Non sappiamo dove mandare i bambini a scuola, tutto questo mi ha fatto sentire inerme e, quindi, mi sono scappate quelle frasi che condanno assolutamente e che non pensavo. Per tanto vorrei chiedere scusa al sindaco Rapinese e alla sua famiglia,  nonostante dentro di me prosegue quel senso di ansia e angoscia non sapendo come rispondere alle domande di mio figlio. Ancora scusa!!!

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