Dogane di Novazzano e Pedrinate, anche i comuni vogliono la chiusura notturna
Chiasso, Mendrisio, Novazzano e Stabio scrivono al consiglio federale
Non soltanto la Lega dei Ticinesi continua la battaglia per la chiusura nottura dei valichi secondari tra Italia e Svizzera, tra cui ci sono anche le "sbarre" al confine tra Como e Ticino, quelle di Pedrinate e Novazzano. Adesso scendono in campo anche i Municipi.
Dopo averlo preannunciato i comuni di Chiasso, Mendrisio, Novazzano e Stabio sono passati ai fatti: hanno preso carta e penna e hanno scritto al consigliere federale Ueli Maurer chiedendo la chiusura notturna di tutti i valichi secondari della regione.
Alla luce del recente progetto pilota ai presidi di Novazzano-Marcetto, Pedrinate (al quale va aggiunto anche Ponte Cremenaga), nella lettera datata 21 novembre 2017 i quattro esecutivi sottolineano: "Quali Comuni periferici, costantemente sotto pressione dal profilo della sicurezza a causa delle entrate illegali nel nostro paese e dal problema della microcriminalità (effrazioni e rapine in particolare), costatiamo che la misura messa in atto dava la percezione di una migliore sicurezza e gestione del territorio da parte delle forze dell'ordine".
La sperimentazione
Per sei mesi (fino allo scorso mese di settembre) i valichi minori sono stati chiusi di notte. Domenica 1° ottobre la riapertura: i dati raccolti da questi sei mesi di prova dovevano essere studiati per capire gli eventuali effetti positivi sul fenomeno della criminalità transfrontaliera e sul traffico portati da una chiusura prolungata dei valichi.
La reazione della Lega dei Ticinesi
La riapertura non era andata giù alla consigliera nazionale Roberta Pantani della Lega, promotrice del provvedimento che ha fatto discutere sul confine. Lo scorso 9 novembre aveva interpellato il Consiglio federale chiedendo di proseguire con il provvedimento, ma si era sentita rispondere "picche": Il Consiglio ha infatti affermato che prenderà posizione sull'ulteriore modo di procedere "a valutazione avvenuta".
