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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Ufficiale, l'assessore Pettignano si è dimesso

In giunta si attende un rimpasto o una ridistribuzione di deleghe. Cosa accadrà?

Alla fine si è dovuto dimettere. Sotto le pressioni dei giochi di partito e il braccio di ferro tutto interno alla maggioranza anche l'assessore al Patrimonio, Francesco Pettignano, ha dovuto dare le dimissioni: l'ufficialità è arrivata nel tardo pomeriggio del 15 novembre 2018 dall'ufficio stampa del Comune di Como, senza il benché minimo commento da parte del sindaco Mario Landriscina che quelle dimissioni le ha chieste nel tentativo di ripristinare un equilibrio da cui ripartire per la continuità dell'amministrazione.

Le dimissioni di Pettignano seguono quelle date già il lunedì precedente da Amelia Locatelli (Forza Italia) e l'addio al gruppo consiliare forzista di Antonio Tufano, confluito nel gruppo misto. Intanto nello scacchiere della politica locale vengono riposizionati piano piano i pezzi. Enrico Cenetiempo è diventato capogruppo di Forza Italia in sostituzione di Tufano. E in giunta cosa succederà? Intanto bisogna stare a vedere come si riposizionerà Pettignano (uscito da Forza Italia) per capire se ci sia margine per un suo rientro nell'esecutivo. E poi tocca aspettare: Lega, Fratelli d'Italia, Forza Italia e la lista civica di Landriscina devono trovare la quadra del cerchio per ripristinare il giusto equilibrio di forze dìche soddisfi tutti. Solo allora si saprà che fine faranno le deleghe dei due assessori dimissionari, cioè Politiche educative e giovanili (Locatelli) e Patrimonio e Servizi demografici (Pettignano).

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