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Martedì, 23 Aprile 2024
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Cda di Ca' d'Industria, visita di controllo dell'Asl di Como

E' trascorso un mese dalle dimissioni della maggioranza dei componenti del cda della Fondazione Cà d’Industria. Solo oggi l’Asl. di Como ha deciso di effettuare un controllo per verificare l’effettiva decadenza dei vertici amministrativi della ...

E' trascorso un mese dalle dimissioni della maggioranza dei componenti del cda della Fondazione Cà d’Industria. Solo oggi l’Asl. di Como ha deciso di effettuare un controllo per verificare l’effettiva decadenza dei vertici amministrativi della struttura. Luca Gaffuri, capogruppo del PD in Regione, si dice scandalizzato: "E’ una cosa che lascia esterrefatti. Per quattro settimane nessuno, ovvero Comune di Como, Provincia di Como, Regione Lombardia nonché la stessa ASL, si è preoccupato di verificare cosa stesse realmente accadendo ai vertici amministrativi della Fondazione nonostante i ripetuti richiami effettuati in proposito a vari livelli dal PD e l’ampio spazio dedicato dalla stampa locale alle vicissitudini del presidente del Cda, Domenico Pellegrino, e degli altri consiglieri".

Solo oggi Gaffuri ha ricevuto risposta aell’Assessore alla Famiglia, Giulio Boscagli, all’interrogazione con risposta immediata in aula presentata questa mattina e relativa, appunto, a chiedere chiarezza sulla decadenza del CdA della Fondazione Cà d ’Industria e quali siano i provvedimenti che intende adottare Regione Lombardia.

"Dallo scorso 9 giugno stiamo assistendo ad una situazione di vacatio amministrativa, come ho già avuto modo di sottolineare la scorsa settimana – prosegue Gaffuri -. Non è infatti più valida la prorogatio di cui alla legge 444/1994 (disciplina della proroga degli organi amministrativi) che consentiva alle Istituzioni di Pubblica Assistenza e Beneficenza (IPAB) l’attività ordinaria nel termine di 45 giorni. Gli atti eventualmente approvati sono nulli e di questi ne risponderanno i consiglieri stessi dimissionari. Eppure nessuno ha finora mosso un dito per cercare di porre rimedio alla questione. Lo stesso Assessore Boscagli quest’oggi ha dichiarato davanti a tutto il Consiglio Regionale che è l’ASL di Como l’unico ente competente della questione ma che questa non ha ancora ricevuto notizia delle dimissioni del Cda. Da qui la visita di controllo cui, finalmente, dovrebbe seguire l’unico atto concreto possibile in questa situazione: la nomina di un Commissario. Una situazione, quindi, che ha del paradossale in un mondo dove le informazioni “viaggiano” in tempo reale e riguardo alla quale mi sembra da stigmatizzare del tutto il comportamento del presidente dimissionario Domenico Pellegrino».

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