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Caso Trevitex: l’Esselunga di Camerlata spacca in due il Pdl

Ieri il consiglio comunale ha approvato il documento di inquadramento urbanistico. Il voto, però, è arrivato dopo l'approvazione di un sub emendamento presentato da Arturo Arcellaschi (Pdl) che chiedeva di stralciare dal documento di inquadramento...

Ieri il consiglio comunale ha approvato il documento di inquadramento urbanistico. Il voto, però, è arrivato dopo l'approvazione di un sub emendamento presentato da Arturo Arcellaschi (Pdl) che chiedeva di stralciare dal documento di inquadramento il progetto dell'ex Trevitex, ovvero il centro commerciale di Camerlata. La proposta di Arcellaschi è stata approvata, ma nella maggioranza è emersa un forte spaccatura, soprattutto all'interno del Pdl.

IL VOTO - Oltre allo stesso Arcellaschi hanno appoggiato il sub emendamento i seguenti consiglieri del Pdl: Pasquale Buono, Mario Pastore e Stefano Rudilosso. Non erano in aula al momento del voto, invece, Nicola Belcastro, Pierangelo Gervasoni, Claudio Corengia e Francesco Pettignano (tutti del Pdl), Luigi Bottone e Emanuele Lionetti (Liberi per Como), Guido Martinelli (Lega Nord). Assente anche Gianmaria Quagelli (Pdl) ma la sua assenza era giustificata e non aveva valore politico. Non ci sono stati astenuti. In minoranza solo Dario Valli (Area 2010) ha votato contro il sub emendamento di Arcellaschi.

MESSAGGIO POLITICO - Con ogni probabilità la votazione dell'altra sera (lunedì 27 settembre 2010) non avrà concrete ripercussioni sulla realizzazione del centro commerciale di Camerlata in cui è situato il supermercato Esselunga, ma rappresenta comunque un chiaro messaggio politico rivolto al sindaco Stefano Bruni da parte di quei consiglieri che hanno approvato lo stralcio del progetto o che non si sono presentati in aula. Infatti, per il sindaco Stefano Bruni la risoluzione della questione Trevitex è un tema assai caro.

SUPERMERCATO FANTASMA - Attualmente nell'area ex Trevitex c'è un supermercato Esselnga diviso in due: due superfici commercali di media distribuzione. Le due superfici non sono mai state unite e sono attivie come due distinte attività commerciali, poiché non sono mai state concesse le autorizzazioni che consentono l'apertura di un grande superficie di vendita. Infatti, affinché vengano accorpate è necessario che venga autorizzato il centro commerciale, ma per ora mancano i presupposti. Intanto le due medie superfici sono pressoché deserte: scaffali semi vuoti e pochi clienti. L'iter amministrativo e burocratico affinché Esselunga ottienga le autorizzazioni passa attraverso lo strumento dell'accordo di programma. Il che vuol dire che dovranno esprimersi i consigli comunale e provinciale. Lo stralcio della Trevitex dal documento di inquadramento urbanistico è il segnale che parte della maggioranza potrebbe ostacolare politicamente l'accordo di programma. Perché mettere i bastoni tra le ruote? La spiegazione ufficiale, data da Arcellaschi, è che si vorrebbe visionare e approfondire il caso ex Trevitex singolarmente, in una sede ad hoc, slegato da tutti gli altri.

OPERE MANCANTI- Mario Lucini (Pd) ha tuonato contro l'amministrazione Bruni denunciando come il progetto autorizzato e realizzato fin qui sull'area di Camerlata manchi di numerosi lavori di utilità pubblica che l'operatore avrebbe dovuto realizzare. Il concetto di Lucini in sintesi è il seguente: non importa se Esselunga aspetta o spera nell'autorizzazione per aprire il centro commerciale e creare una grande suoperficie di vendita. Essa deve realizzare le opere pattuite, come, per esempio, il sovrappasso in via Pasquale Paoli.

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