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Un anno da sindaco di Como, il bilancio di Landriscina guardando al futuro: "Vado avanti ma non sono attaccato alla poltrona"

Politeama, Ticosa, paratie, turismo e marketing territoriale le sfide per i prossimi anni

Un po' stanco e amareggiato ma determinato ad andare avanti. Mario Landriscina ha condensato così il suo stato d'animo attuale a un anno dall'elezione a sindaco di Como.
Giovedì 28 giugno 2018 nella Sala Stemmi del Comune di Como ha riunito giunta e giornalisti per fare il punto su quanto fatto in questi primi 12 mesi di mandato e presentare i progetti per il futuro della città.
E per il suo, sul quale dopo aver detto qualche mese fa che non aveva intenzione di ricandidarsi, ora pare rivalutare la cosa: "Sto rivalutando seriamente la possibiità di un futuro diverso, non vuol dire che lo farò ma ci sto pensando".

Video intervista: il bilancio di Landriscina

Landriscina ripercorre questi 365 giorni da sindaco sintetizzando assessorato per assessorato gli interventi più importanti compiuti o sul tavolo. A partire dal suo insediamento quando una serie di eventi improvvisi "hanno portato via molto tempo e risorse proprio in estate quando ogni struttura è più disarmata", ha spiegato.

A partire dalla trattativa sul Calcio Como e la tegola del viadotto dei Lavatoi, la frana in via Rienza e la carenza di personale e dirigenti. 
"C'è voluto molto tempo per conoscere la macchina comunale - ha spiegato il sindaco- che è una realtà complessa e burocraticmente impegnativa. E poi la questione del clima interno: la macchina comunale ha sofferto per le pressioni cui è stata sottoposta. Il Comune in questi anni è stato oggetto di attenzioni legittime da parte della magistratura, ma queste cose non sono passate così. La gente ha sulle spalle queste situazioni. Altre situazioni si sono verificate nel corso di quest’anno di acquisizione di ulteriori documenti, sempre in modo pacato, ma a livello personale si capisce che queste cose hanno un peso."

E poi gli imprevisti che si sono succeduti: "Sono come ferite aperte - ha detto Landriscina- che oltretutto prevedono progetti, passaggi in uffici, finanziamento opere, bando, esecuzione opere. Ad esempio la sala consiliare, lo stadio del ghiaccio. E molti pensano che in noi ci sia una forma di autolesionismo nel non voler fare le cose. In realtà posso dire -afferma- che lo spirito è un altro: ci piacerebbe rislvere i problemi.
Come con il Lido di Villa olmo: al di là della volontà di dare alla città un giusto luogo di ristoro e riposo, corsi e controricorsi, cicli della storia ci fanno tremare le gambe anche per questa stagione. Sorvolo - ha proseguito- le storie dell'autunno -inverno scorso (le ordinanze e il caso naziskin). In termini di tempo, pressione e attenzione hanno richiesto settimane. Non sono giustificazioni, il tempo è quello e i problemi si spostano".

E poi il dettaglio settore per settore.

Patrimonio-servizi cimiteriali-anagrafe

Tra i vari punti toccati, quello dell'introduzione della carta di identità elettronica, il rinnovo delle concessioni scadute, la risoluzione della questione legata al battello gelateria.

Urbanistica e commercio

In questo campo Landriscina ha sottolineato in particolare la questione dell'area ex Ticosa: "Abbiamo approvato l'adesione alla chiusura del contenzioso con Multi. Non risolto tutto ma un primo pezzo sdoganato, quando passerà in consiglio si comincerà a aparlare con le parti coinvolte per suolo, terreno, inquinamento, ambiente eccetera". Sulla questione è intervenuto anche l'assessore competente Marco Butti che ha spiegato che "la richiesta è differente da quella cassata dalla precedente giunta e verte su 450mila euro di caparra che rimangono in pancia al comune. Non metteremo urgenza, ci sarà passaggio in commissione. Vogliamo arrivare in consiglio entro fine luglio. Ciò ci permetterebbe di chiudere se approvato il contenzioso con Multi: si cancella il percorso fatto finora e si torna a ragionare sul futuro dell'area".

E ancora il capitolo Villa Olmo con la definizione del modello gestionale: "E' costato una fatica epocale con 3 assessorati coinvolti. Bisognava sistemare giardino e capire la sostenibilità dei costi".

Opere pubbliche - mobilità-trasporti- reti-edilizia pubblica 

Qui uno dei temi più critici si è rivelato quello della certificazione anti incendio per scuole e impianti sportivi: "Non siamo a norma ha spiegato Landriscina- in questo settore metteremo subito molti soldi perché non è pensabile che in scuole e impianti sportivi non si possa essere tranquilli".

E ancora, il viadotto dei Lavatoi, l'illuminazione pubblica, la revisione del piano del traffico, i nodi di piazza Roma e la rotatoria di piazza San Rocco, oltre al tema della Caserma De Cristoforis, in capo al Demanio ma su cui si sta portando avanti un ragionamento. 

E poi gli asfalti, con i fondi a bilancio triplicati.

Sport-parchi-giardini

14 le manifestazioni di rilievo organizzate nell'anno, il progetto tappa Giro d'Italia, le riqualificazioni di diverse aree verdi, la bonifica della Val Mulini, definita "cosa epocale". E ancora il bosco urbano e il parco del San Martino su cui a breve il sindaco annuncia novità. E poi il nuovo palazzetto dello sport che "avrà un impatto economico importante per cui abbiamo finanziamento regionale".

Politiche educative

Qui l'impegno maggiore sottolineato è stato quello della riforma della ristorazione scolastica, "non facile e non leggero", e quello della sicurezza delle strutture.

Turismo-marketing-relazioni internazionali

Landriscina ha sottolineato tutto il lavoro fatto per siglare protocolli d'intesa per la creazione del sistema unico lago di Como. Poi la questione dell'Infopoint, la promozione alla stazione San Giovanni e l'idea di riprogettare la tradizionale fiera di Sant’Abbondio: "L'anno scorso era una tristezza -ha detto il sindaco- proveremo a cambiarla. Poi se la città non è più interessata faremo una valutazione. O si cancella o si valorizza, a metà strada non serve a nessuno. Non si lascia lì". 

E poi tutte le partnership strette con diversi Paesi: "La città attira, non escludo che succedano cose importanti, ma dobbiamo presentarla bene".

Ambiente 

Tra le cose più significative la sperimentazione della nuova raccolta rifiuti: "La città si lamenta comunque, mi hanno chiesto: chi te l’ha fatto fare? Proviamo".

Bilancio-tributi-partecipate

"C'è la partita Como Acqua non ancora finita, ma sapete il perché. E poi la fatica epocale della fusione Acsm-Agam e il rinnovo delle nomine delle partecipate: lo stile di questa giunta, a cominciare da me, è stato quello di non entrare a gamba tesa come nuovo soggeto politico tagliando le gambe a tutti. Abbiamo fatto sì che ciò che era stato espresso dalla giunta precedente arrivasse a compimento".

Cultura e grandi eventi

Qui Landriscina ha snocciolato una serie di numeri: 42 mostre, 17 iniziative musicali, 6 rassegne cinematografiche, 7 iniziative teatrali, 23 convegni, 14 iniziative diverse, 6 prestiti museali. Infine il lavoro per la predisposizione di criteri e indicatori per il sostegno e lo sviluppo del settore, il Politeama e l'evento di Dolce e Gabbana. 

"Ci sono dei numeri, cui corrispondono giorni e settimane. Si potrà dire che non è stato fatto granchè ma gli ultimi 3 punti sono particolarmente importanti.. Vogliamo offrire opportunità, se chi si propone vale, deve trovare sostegno e poi autonomia almeno parziale. Sulle grandi kermesse quest’anno non ho potuto pensare a un grande evento a Villa Olmo per via dei lavori, ma a Villa Olmo proprio adesso c’è un eventino privato (quello di Dolce e Gabbana, ndr) che riversa sul territorio una dozzina di milioni di euro e vorrei che la città vedesse il risvolto di questa cosa. Qualcuno è abituato a guardare il dito e non la luna -incalza Landriscina- Abbiamo messo a posto Villa Olmo, intesa come ambienti e struttura, è una restituzione alla città. Poi cisarà l'evento che ci causerà un po’ di difficoltà perché per qualche giorno la gente non potrà passare. Vedremo la sagra delle polemiche a fronte di qualche milioncino che va a chi lavora per questa cosa".

E ancora il Politeama: "La prima cosa che mi hanno detto è: chi te lo fa fare? Se qeusta è la logica di questa città sono sconfortato, ma penso sia la logica di chi non vuole cambiare. Perché così nessuno si arrabbia. Ma questo non è modo serio di lavorare".

Polizia locale

Sottolineato il "parto difficilissimo" del nuovo regolamento e la difficoltà nella riscossione delle sanzioni: "Purtroppo è una delle cose che la burocrazia non permette di fare andare diversamente. Ci stiamo preparando a una città più sicura con telecamere, illuminazione, forze di polizia, andando sempre più verso un incremento della tecnologia".

Personale e sistemi informatici

"E' una strada faticosa - ha continuato Landriscina- con bandi deserti. Poi abbiamo fatto concorsi e i progetti Safe city e Huawei. E il progetto della stazione unica appaltante: mi sta a cuore e lo porterò avanti con determinazion".

Politiche sociali e abitative

Qui la parola è passata all'assessore competente Alessandra Locatelli che ha sintetizzato il lavoro di una anno: "Abbiamo incontrato circa 300 persone dando spazio ai loro bisogni e le associazioni. Aperto diversi tavoli come quello della grave marginalità e il progetto mafie con investimento cospicuo. Dal punto di vista abitativo a dicembre abbiamo istituito la commissione che mancava da anni e abbiamo assegnato in deroga ben 10 aloggi a mamme con bambini in situazioni disagiate. Sul fronte decoro sociale ci siamo occupati di parchi e giardini, gestione dei bagni di via Vittorio Emanuele, e operazioni sul decoro come parcheggio ex zoo, San Rocco, bonifica Val Mulini  e ordinanza per divieto di vetri e alcol nei parchi".

Le attese della città

In primis la questione parcheggi e quello di viale Varese in particolare: "Non ho idee preconcette, non ho preclusioni. Dobbiamo capire, offrire possibilità di dire le proprie cose ma da qualche parte bisognerà cominciare. Cercheremo di accontentare la maggioranza delle persone. Per quanto riguarda invece la questione cimiteri e forno crematorio - prosegue- nei prossimi giorni ci sarà un riposizionamento delle deleghe, ma - chiarisce - non aspettatevi terremoti o sostituzioni".

Poi la questione gratuità della tangenziale e le paratie su cui Landriscina ha chiamato tutti gli assessorati a dare un contributo: "Il metodo è la condivisione: ascoltiamo tutti ma siamo capaci di ragionare e prendere decisioni".

Ringraziamenti e futuro

Landriscina infine ha ringraziato la sua squadra, il consiglio comunale per gli stimoli e le critiche costruttive: "Ho sempre evitato - ha detto- di puntare dito verso chi mi ha preceduto, non so se perderò questo stile, certamente non sono incoraggiato a mantenerlo perché un conto è polemica vera sui temi, un conto quella svilente che fa male a chi ascolta e a chi la fa". E poi il ringraziamento a dirigenti e dipendenti comunali, alla stampa e ai cittadini: "Vado avanti con voglia, determinazione, non intendo derogare agli impegni assunti in sede elettorale nonostante qulche fastidioso e incomprensibile momento di "confronto". Quindi andremo avanti serenamente".

"Si potrà dire che abbiamo fatto poco o male, ma non che non abbiamo fatto - puntualizza Landriscina. Sono un po' stanco e un po' amareggiato ma non meno sereno e determinato di prima di fare le nostre cose.
Abbiamo una gran voglia di cambiare le cose perché si possono cambiare, la città ha potenzialità enormi.

C'è una progettualità di grande profilo, ma stiamo faticosamente cercando di rimettere in piedi questa struttura - ha detto - bisogna rimettere in condizione la macchina comunale di non sperperare neanche un centesimo rispetto alla capacità di spesa. E poi è fondamentale l'internazionalizzazione di questa città: è tale che non ce ne rendiamo conto. Infine, la gente comune e molto interessata a dove andrà la città ma ha esigenze concrete. Chiede cose semplici e giustamente le vuole .

Non mi pregherò a nessuna richiesta pur di mantenere il mio posto-ha proseguito il sindaco a proposito di una sua eventuale ricandidatura- le rivisitazioni si fanno, non sto confermando niente ma non sto dicendo che non ci sarò per il futuro. Ma rifletto e posso cambiare idea, anche se non sono attaccato alla poltrona"

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