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Arte moderna al Broletto di Como

Sembra quasi un'installazione invece è un deposito alla rinfusa

Visto il luogo e il momento, il Broletto in una magica notte d'estate, si protrebbe quasi pensare a un'installazione d'arte moderna. Invece, uno dei luoghi simbolo del centro storico, è diventato solo un semplice magazzino alla rinfusa, rifugio posticcio delle sedie utilizzate dai pochi eventi in città nel mese di luglio. Questa foto diventa così l'immagine di una stagione alla rinfusa, di un momento di confusione totale che oggi dovrebbe partorire il vincitore del bando per l'organizzazione di qualche concerto nel mese di agosto. Non sono solo quattro sedie gettate alla rinfusa a testimoniare che forse qualcosa non funziona: a mostrare una città turistica con le idee disordinate ci sono molte altre questioni. Ad esempio, proprio ieri, martedì 17 luglio, in tutta Como non c'era un solo evento, tutte le piazze più importanti erano completamente silenti: da piazza Cavour a Piazza Volta, da piazza Martinelli a piazza San Fedele, da piazza Grimoldi a piazza Verdi, scopppiava il nulla. Un deserto che forse in queste proporzioni a Como non si era mai visto. Gli altri elementi che testimoniano il momento di confusione amministrativo sono certamente il quotidiano "abbandono" di Villa Olmo e, per restare in ambito turistico, quell'abbozzo del nuovo infopoint di piazza Gobetti, dopo la decisione di Palazzo Cernezzi di abbandonare quello strategico tra piazza Grimoldi e piazza del Duomo. Che in campo culturale e turistico sia mancata fin qui una regia, è del tutto evidente, Vedremo se nei prossimi mesi, riuniti gli assessorati sotto il comando di Simona Rossotti, le cose cambieranno e tornerà un po' d'ordine, non solo sotto il Broletto. 

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